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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Alessandria
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 256

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   Alberto I Boidi Trotti, valoroso nelle armi e nella scienza militare, fu governatore d'uomini d'arme nel Delfinato di Francia, e luogotenente del duca di Montmorency. Ebbe grandi cariche e non poca grazia presso S. M. Cristianissima.
   Guglielmo II Boidi Trotti, capitano valente, insieme al suddetto Guglielmo nel Delfinato in Francia, aveva il comando di soldati a cavallo con doppio stipendio per la sua prodezza.
   Andreolo PeUati, capitano di due galere genovesi, salvò col suo valore e prudenza il re di Cipro con altre persone; combattè valorosamente ad Acon contro Elimech, figlio del sultano d'Egitto.
   Luchino e Antonio PeUati, ambidue dell'Ordine gerosolimitano ; il primo fu governatore di Porto Maurizio. Pel loro valore e prudenza nel disimpegno di delicate incombenze, ottennero sommo onore e stima nell'Ordine e fuori.
   D. Giovanni Francesco PeUati, conte della Torre di Mombisaggio presso Tortona. Entrato giovanissimo al servizio dell'Austria, si segnalò nell'assalto della fortezza turca di Dubiza nel 1788, e di Belgrado nel 1780, onde ebbe la decorazione di Maria Teresa, fu fatto barone dell'impero, e, percorrendo tutti i varii gradi della milizia, giunse a quello di feld-maresciallo. Per volersi mantenere costante e fedele all'Austria fu minacciato negli averi e nella persona dai Francesi, ma, in seguito ad un abboccamento con Napoleone I al Sempione, fu dichiarata libera la sua persona e salvi i suoi beni. Mori nel 1831 in età d'anni 84.
   Anche presentemente Castellazzo Bormida non manca d'uomini che nella Chiesa (4 vescovi), nella magistratura, nell'esercito e sulle cattedre di scienze, lettere ed arti mantengono alto l'antico lustro del paese.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — P1 T.
   Gas&lcermelli (1555 ab.). — Sta sulla sponda sinistra dell'Orba, a chilometri 5 da Castellazzo Bormida. Vi ha tradizione che prima dell'attuale Casalcermelli vi fosse stato altro Casale col suo castello, popolato dai dispersi abitanti della Torre dell'Orba, la cui antichità ascende, come quella di Marengo, alle romane e longobardiche memorie.
   Cenni storici. — Il moderno Casalcermelli fu edificato nel 1280 da Florio Cer-melli con altri suoi cugini e parenti, i quali si obbligarono con giuramento di non alienare i loro possedimenti onde Casale conservasse sempre il loro cognome. Nel 1448 fu donato a Guglielmo Paleologo del Monferrato da Francesco Sforza. Filippo IV re di Spagna, che l'ebbe per successione, lo donò, il 26 agosto 1625, a Luigi Trotti ed ai suoi discendenti in perpetuo, ed il 1° marzo del 1626 lo decorò del titolo di contea. I Cermelli furono sempre tenuti fra le nobili famiglie di Alessandria, ed alcuni di essi andarono cogli altri nobili Guaschi, Trotti, Boidi, Stranei, ecc. alla conquista della Terra Santa. Ha pure qui residenza l'antichissima famiglia patrizia di Ales-smdria degli Stranei, che ebbe parte importante nelle cose pubbliche della città.
   Uomini iUustri. — In questo paesello ebbe i natali monsignor Alessandro Domenico Varesini, che fu arcivescovo di Sassari, morto nel 1864. Un Opizzone Straneo fu console della Repubblica nel 1191 ed altri cinque o sei personaggi di questa famiglia sono onorevolmente rammentati nel libro del Della Croce. Un Gian Giacomo Straneo, per la sua prodezza, fu dall'imperatore Rodolfo II nominato luogotenente del principe Giovanni de' Medici e proposto a prefetto delle artiglierie nella cittadella di Chiavarino, assediata nel 1594 dal sultano Amurat. Vi ebbe pure origine la famiglia Franzini da un Giovanni Franzini nato a Mirabello pavese nel 1756, venuto a succedere ai Pulciani, in qualità di agente o fattore del marchese Trotti. Ebbe numerosa famiglia che lasciò agiatissima, e quasi tutta si segnalò nelle armi e nella magistratura. Un generale Antonio Maria Franzini fu ministro della Guerra e Marina nel 1848, e fatto conte da Carlo Alberto; un altro Pietro Franzini, fratello dell'antecedente, fu vice-presidente della Corte d'appello ed anche fatto conte nel 1846; altro fratello Paolo fu generale ed ebbe pure la dignità di conte; altri coprirono alte cariche.
   Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — P* T. a Castellazzo Bormida.
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