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Parte Prima — Alta Italia
Castelletto Scaxzoso (1863 ab.). — Giace in colle amenissimo, sulla strada provinciale di Gasale, a 1.10 chilom. da San Salvatore, e possiede parecchie opere di beneficenza. Vini ricercati e fonte d'acqua salsa.
Cenni storici. — Appartenne ai marchesi di Monferrato e fu contea dei Miglietti di San Salvatore.
Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Casale Monf. — P® ivi, T. a San Salvatore Monf.
Lu (4271 ab.). — Sta in vetta al colle più alto della provincia di Alessandria, quasi a 6 chilom. da San Salvatore. Ha tre parrocchie: di Santa Maria, di San Nazario, di San Giacomo, varie case antiche di architettura gotica, alcuni avanzi di fortificazioni, e vi sorge tuttora una torre altissima. A circa 2 chilom. a nord-est scaturisce, in mezzo ad un prato, una sorgente minerale solfurata, valevole contro le malattie cutanee e scrofolose.
Cenni storici. — Vuoisi che il nome di Lu derivi dal lucus, ossia bosco sacro, dei Romani. Certo è che nel medioevo era un grosso e popoloso borgo posseduto dai marchesi di Monferrato. Dopo di essere stato occupato e saccheggiato dai Milanesi nel 1431, il marchese Giovanni IV vendè, nel 1448, la terra e il castello di Lu a Daniele Bobba, già signore di altri feudi, il cui casato divenne poi illustre per molti chiarissimi personaggi, principalmente pel celebre cardinal Bobba, che prese parte, come vescovo, al Concilio di Trento, fu sommo giureconsulto, espertissimo uomo di stato e morì il 18 marzo 1575 a Roma.
Coli, elett. Alessandria I — Dioc. Alessandria — P* ivi, T. a San Salvatore Monf.
Mandamento di SEZZÈ (comprende 3 Comuni, popol. 5370 ab.). — Si stende in bassura, pianura, collina, e dopo la collina havvi un'estesissima boscaglia; il territorio consta di 3236 ettari, producendo un considerevole raccolto di grano, meliga, fieno, bozzoli, legna da ardere, vino chiaro e robusto; i vini fini poi sono squisitissimi ; le bovine sono allevate e tenute con cura speciale, per cui molto ricercate; le acque salubri ed abbondanti; trovansi sulle colline panorami magnifici. Il territorio mandamentale confina a sud coi mandamenti di Carpeneto e Rivalta Bormida; a nord col mandamento di Castellazzo Bormida ; ad est coi mandamenti di Bosco Marengo e Capriata ; ad ovest col mandamento di Cassine.
Sezzè (2950 ab.). — È situato in luogo sensibilmente elevato, di bell'aspetto ; ha un'estesa piazza con viale fiancheggiato d'alberi; è bagnato dal fiume Bormida a ponente e dal torrente Stanavasso a levante ed a mezzanotte. Per la via ordinaria dista 22 chilom. da Alessandria, e dalla stazione omonima della strada ferrata ne dista 16 ; l'abitato però dalla stazione è distante circa 3 chilom.
Cenni storici (1). — Fino da 500 anni prima di Cristo le terre tra il Tanaro e l'Orba, fra cui anche il territorio di Sezzè, appartenevano agli Stazielli, tribù originarie dagli antichi Liguri. Circa l'anno 133 av. Cristo si costruiva la via Emilia che da Roma conduceva nelle Gallie, e nel secolo XII fu distrutta da Federico II Barbarossa. Il punto di questa via più vicino a Sezzè segna una distanza di sei stadii', per cui ne è derivato il vocabolo di Sex-stadium, poi Sexadium, Sezzadio, Seciadio, infine Sezzè, da non confondersi con Sezze nella provincia romana, il quale non ha accento sull'ultima vocale. Cicerone e Plinio il vecchio già chiamavano questo abitato col nome di Sexadium; ciò prova che Sezzè fu fabbricato non meno di 100 anni av. C. L'antico castello col dorso alla Bormida ebbe origine quasi contemporanea alla prima fondazione dell'abitato, e fu costrutto sulle fondamenta di un trincerato campo romano, entro cui solevansi accampare i presidii; poscia il castello ebbe modificazioni ed ampliamenti in modo da renderlo un forte, cinto di
(1) Coordinati dal cav. Ricagno Domenico, tenente colonnello in ritiro.
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