Mandamenti e Comuni del Circondario di Acqui
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Vesime (1531 ab.). — Sta in pianura sulla manca del Bormida occidentale, a 10 chilometri circa da Bubbio. Parrocchiale di San Martino e tempietto rurale dell'Assunta. Due Opere pie e una Società agricola-operaia di mutuo soccorso. Canale derivato dal Bormida. Sericoltura. In un pilastro dell'antico ponte sul Bormida un'iscrizione latina ricorda il passaggio di legioni romane provenienti dalle terme d'Acqui. Vi si veggono ancora i ruderi di un antico e forte castello smantellato nel 1644.
Cenni storici. — Appartenne al Comune d'Asti, agli Asinari, agli Scarampi, ai Biandrate. Nel 1703, in forza del trattato di Vienna, fu ceduto alla Casa di Savoia ed ora al conte Enrico Baudi di Selve e Vesime.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — PJ ivi, T. a Bistagno.
Mandamento di CARPENETO (comprende 4 Comuni, popol. 8639 ab.). — Territorio fertile, quasi tutto in collina. Vi si coltiva specialmente la vite che dà buoni prodotti. Vi scorrono due rivi: lo Stanavasso e il Mobbio.
Carpeneto (1962 ab.). — Sta sul contrafforte che separa la valle dell'Orba da quella del Bormida, alla sinistra di essa e a 17 chilometri da Acqui. Chiesa parrocchiale di San Giorgio e santuario dell'Assunta. Ha una pubblica piazza sufficientemente spaziosa, un castello, una casa comunale, che serviva in addietro di quartiere ad un piccolo corpo di truppe, un Monte di pietà ed un'altra Opera pia.
Cenni storici. — In un diploma del 925 i re Ugo e Lotario favevano donazione ad Aleramo di questi luoghi col nome di Carpanum. Passò agli Aleramici di Monferrato, cui lo tolsero gli Angioini in lega cogli Alessandrini. Tornato ai marchesi monferrini, questi l'infeudarono ai Tortonesi, nobili d'Alba. Colla pace di Torino, del 1436, passò a Casa Savoia. Ne furono altresì feudatari i Roberti e i Grilli di Capriata.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P9 T.
Montaldo Bormida (1591 ab.). — Sta in vetta ad un colle bagnato dallo Stanavasso, a 1 chilometro circa da Carpeneto, con parrocchiale di San Michele, Asilo infantile e Teatro. Produce circa 12,000 ettolitri di vino, oltre a circa 16,000 miria d'uva venduta sul luogo. Cave di gesso e pietre da costruzione.
Cenni storici. — Appartenne al Comune d'Alessandria, infeudato, nel 1172, ai marchesi di Gavi. Sottomessosi questo Comune a Luchino Visconti, signore di Milano, per sottrarsi alle vessazioni dei marchesi di Monferrato, ne seguì le sorti. Fu quindi feudo dei Dellavalle, dei Ferraris e dei marchesi Pallavicino Spinola di Genova.
Coli, elett. Alessandria IV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T. a Carpeneto.
Bocca Grimalda (3207 ab.). — Siede su alto e scosceso poggio, a sinistra dell'Orba, circonvallato all'intorno a guisa di fortezza, ed era munito anticamente di valide fortificazioni. Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e, nella campagna, chiesa di San Giacomo, patrono di tutto il paese. Due Opere di beneficenza : Monte di pietà e lascito Paravidini. Vini rinomati.
Cenni storici. — Chiamavasi in addietro Rocca di Val d'Orba ed appartenne successivamente ai vescovi d'Acqui ed ai marchesi di Monferrato. Durante la signoria dei duchi di Milano l'ebbe in feudo Gian Galeazzo Trotti, alessandrino (1440),
e venne poi infeudato ai nobili Grimaldi di Genova. Nel secolo scorso passò ai t
Reali di Savoia, dopo di esser rimasto, dal 1703 al 1736, sotto il dominio austriaco.
Uomini illustri. — Vi nacquero : Enrico Fulconi, medico di chiara fama e perito di cose di Stato, e Carlo Barletti delle Scuole Pie, uno dei fisici più celebri degli ultimi lustri del secolo scorso, valente elettricista, professore all'università di Pavia ed autore di molte opere pregiate.
Coli, elett. Alessandria TV (Acqui) — Dioc. Acqui — P* T.
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