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Parie Prima — Alta Italia
accademie, vissuto dal 1740 al 1808 ; Carlo Corsi, nato nel 1796 e morto nel 1862, professore nell'Accademia militare e assai dotto nella chimica e nell'arte della guerra, come mostrano varie opere pregiale, sì che fu chiamato a reggere il mini-siero della guerra ; e finalmente Bartolomeo Bona, nato a Nizza nel 1810, morto a Torino nel 1864, professore di filologia greca comparata nell'università di Torino ed autore di opere scolastiche.
Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Acqui — P* T. e Str. ferr. Alessandria-Cavallermaggiore,
Asti-Acqui-Genova (in costruzione).
Calamandrana (2126 ab.). — Sta sopra un alto colle, in aria sanissima e con belle vedute, sulla destra del Belbo, a chilometri 6 da Nizza Monferrato. Parrocchiale della Concezione. Vini di barbèra e moscato bianco ricercatissimi e a prezzi elevati.
Cenni storici. — Aveva anticamente una forte rocca dei conti feudatari. Nel 1218 fu distrutto dagli Alessandrini, che ne trasportarono gli abitanti a Nizza della Paglia. Nel 1237 fu riedificato e venduto al Comune d'Asti. In seguito se ne impadronì il marchese di Monferrato e lo conservò finché ne fu spogliato da Amedeo VIII di Savoia. Sotto i duchi di Savoia appartenne, col titolo di contea, alla famiglia Cordara.
Coli, elett. Aless. II (Asti) — Dioc. Acqui — P* a Nizza Monf., T. e Str. ferr. Aless.-Cavallermagg.
Castel Bogllone (1271 ab.). — Già Castelvero d'Acqui, giace, circondato da alte montagne, sulla destra del torrente Boglione, che gli dà il nome e sbocca nel Bormida, a 6 chilometri da Nizza Monferrato. Parrocchiale dell'Assunta. Vini pregiati barbèra, dolcetto e moscato. Fu feudo della famiglia Roberti, la quale da S. Damiano d'Asti, andò a stabilirsi nel 1564 in Acqui e diede vari illustri personaggi, ultimo dei quali il conte Emilio, maggior generale.
Coli, elett. Alessandria II (Asti) — Dioc. Acqui — P® T. a Nizza Monferrato.
Vaglio Serra (656 ab.). — Sta sull'alto di un colle ameno, alla sinistra del Ser-nella, a chilometri 4 circa da Nizza Monferrato. Vi si contano quattro chiese e va rinomato pe' suoi vini di barbèra, brachetto e grignolino.
Cenni storici. — Era compreso, nel 990, sotto il nome di Valli nel marchesato d'Incisa. Nel 1191 passò ai marchesi di Monferrato, e, nel 1703, ai Reali di Savoia, che lo eressero in baronia a favore dei Crova di Nizza della Paglia, ora Monferrato.
Coli, elett. Alessandria lì (Asti) — Dioc. Acqui — P* T. a Nizza Monferrato.
'Mandamento di PONZONE (comprende 5 Comuni, popol. 8656 ab.). — Territorio in colli e in monti, e il suolo, per la massima parte, pietroso e argilloso, poco produttivo, eccettuate alcune parti coltivate a viti e producenti ottimi vini. Parte del territorio non è costituito che da aride roccie; vi hanno, specialmente verso la frazione di Pian Castagna, abbondanti e pingui pascoli.
Ponzone (3957 ab.). — Sorge sopra un'alta collina fra l'Erro e il Visone, a 12 chilometri da Acqui e vi si scorgono ancora gli avanzi di un suo vetusto castello. Comprende otto frazioni con due parrocchie, una nella borgata principale e l'altra in quella denominata Ciglione. Sorgente d'acqua ferruginosa-magnesiaca, utile nelle gastro-enteriti e nelle infiammazioni intestinali. Vini eccellenti.
Cenni storici. — È luogo antichissimo : vi si rinvennero urne ed antichità romane. Era un tempo marchesato estesissimo. Primo marchese di Ponzone fu Aleramo II, figlio di Ugone detto il Grande. Nel 1210 il municipio d'Acqui prese supremazia su questo luogo, piantò il proprio stendardo sulla rocca ed impose ai signori di Ponzone di recarsi una volta all'anno in Acqui per prestargli omaggio. In seguito li multò più volte per aver mancato a questo patto. I marchesi di Ponzone si posero, nel 1290, sotto la tutela della repubblica genovese; quindi del vescovo d'Asti e dei marchesi di Monferrato. Nel secolo XVII se ne impossessarono gli Spagnuoli; quindi i Sabaudi.
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