Quando in piazza d'armi vedo una schiera di soldati allineati che si muovono in ordine, cerco coll'occhio chi li dirige. E quando vedo in cielo le stelle che percorrono le loro vie, indovino il sapientissimo ordinatore: Dio.
3° Dal consenso di tutti i popoli. — Dio non ha scritto il suo nome solo nella natura, lo ha scritto anche nel cuore umano.
Tutti sentiamo il bisogno di Dio. Immaginate un uomo ricco, onorato: non per ciò egli è felice. Dirà con Salomone (Eccl. 1, 2): «Tutto è vanità», o con Sant'Agostino (Conf., 1, 22): «Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te, o Signore ». L'idea di Dio è naturale all'uomo: essa sorge e si svolge in lui spontaneamente, anche senza che alcuno glie la suggerisca (1).
L'idea di Dio è universale. Dice Plutarco : « Troverete città senza mura, senza lettere, senza re, senza case, senza monete, senza scuole, senza teatri, ma non troverete una città senza tempio, senza preghiere, senza sacrifizi » (Contro Colot. Epic., c. 31, 4).
Non si trova un popolo ateo. Si danno individui che siano atei davvero convinti? Seneca dice: «Mentiscono coloro che dicono di non conoscere Dio, perchè, benché l'affermino eli giorno, di notte quando sono soli dubitano » (1. 1 de ira). Può darsi tuttavia che vi siano degli atei convinti per un certo tempo, specie quando il traviamento intellettuale sia favorito dall'impulso delle passioni (2).
(1) Sono noti i tentativi della Russia bolscevica per estirpare fin dalla mente dei fanciulli l'idea di Dio. Ebbene, vi sono poche pagine più commoventi di quelle in cui Zarianow, nel suo libro: Propaganda antireligiosa, narra di un fanciullo a cui i genitori non avevano mai detto niente di Dio, ma che un giorno, a quattro anni, aveva sentito pronunciare questo nome misterioso. Il piccolo conservava questa parola in un cantuccio della sua memoria: la parola cominciò ad illuminarsi quando, venuto a Mosca, vide chiese, iconi, e gente che pregava. « Egli si sentiva, racconta Zarianow, interamente sconvolto, e si persuadeva sempre più dell'esistenza di Dio. Allora suo padre ed io gli parlammo, gli demmo degli argomenti contro Dio. Egli ascoltava, abbassando la testa, rispondeva appena, e in seguito era quasi impossibile di renderlo allegro ».
(2) « Figlio mio, tu sei giovane: con l'età tu cambieraisentimenti su molte cose : aspetta fino a quel momento per pronunciarti sull'oggetto il più importante della vita: ciò che tu consideri ora di nessuna conseguenza è infatti ciò che vi è di più interessante per l'uomo, voglio dire avere idee giuste sulla Divinità, donde dipende la propria condotta buona o cattiva... Io ti posso assicurare per essere stato testimonio riguardo a parecchi, che nessuno di coloro che nella loro giovinezza credettero non esservi Dio, ha