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LA. SAPIENZA DEL POPOLO
Ma la brevità è però sempre un termine relativo soltanto, e sarebbe per avventura più esatto dire che un buon proverbio dee esser conciso, ristretto cioè, al minor numero di parole possibile; sapienza condensata, stillata, quintessenziata. Ma che per adempier soltanto questa condizione di esser breve il più che far si possa, non sia necessario che il proverbia sia assolutamente brevissimo, vien dimostrato da non pochi esempi. Per tal modo il tedesco Freytag ha registrato il seguente, che ha dell'apologo, come una gran parte dei proverbii orientali, nella sua grande collezione di proverbii arabi: Dissero al Camello• uccello (così chiamano gli Arabi lo struzzolo) porto ; esso rispose; non posso perchè sono un uccello; gli dissero: vola adunque; esso rispose non posso, perchè sono un camello. Questo proverbio mal si potrebbe render più breve, e non pertanto, paragonato con la più parte dei proverbi, non è breve.
Somigliantemente, il senso ed il sale attribuiti at proverbio, come altre sue condizioni necessarie, ma-
a volte soverchiamente elittici, tuttoché ciò avvenga più di frequente appo gli antichi che presso i moderni, come veg-giamo nei seguenti : Sus Minervam — Fures clamorem — Me-retrix pudicam — Amantes amentes. Ecco ora per contro il proverbio italiano più lungo ch'io mi conosca: Guardati da medico ammalato, da matto attizzato, da uomo deliberato, da femmina disperata, da cane che non abbaia, da uomo che non parla, da chi sente due messe la mattina, da giocar danari, da
praticar con ladri, da osteria nuova, da p..... vecchia, da far
quistione di notte, da opinioni di giudici, da dubitazione di medici, da recipe di speziali, da eccetere di notai, da spacci di ¦usurai, da lacrime di moglie, da bugie di mercanti, da ladri di casa, da nemico vecchio, da serra ritornata, da furore di popolo, da cavallo che' inciampi, da odio di signori, da compagnia di traditori, da uomo giocatore, da lite contro maggiore. 1 francesi ne hanno uno anche più lungo.