ORIGINE E GENERAZIONE DEI PROVERBI. 25
che sarebbero andati perduti senza di lui, parla di uno come oblitus veteris proverbii: mendaces memo-res esse opportere 1 ; senza che, lo troviamo di già in un autore ben pili antico di lui, in Quintiliano {Instit, I, 4.) Somigliantemente, il proverbio: Buona compagnia, mezza' la via, ovvero vale una carrozza; ci fu tramandato dai mondo antico nel seguente : ¦Comes facundus prò vehiculo est.
Avendo tocco testé de' latini versi rimati detti leonini, non vo' lasciar di rilevare un errore intorno ad essi nel quale è assai facile incappare. Ho letto non so più in qual libro che questi versi leonini, se non la fonte da cui, sono però i canali per cui, ci pervennero molti proverbi. Ci ho i miei dubbi. Dall'esistenza di proverbi in siffatta forma poetica questo soltanto possiamo inferire che, essendo questi versi rimati o leonini passati al tutto di moda alla rinascenza del gusto classico nel secolo decimoquinto, puossi con discreta certezza affermare che i proverbi in siffatta forma risalgano almeno a quel periodo; ma non che in tutti od anco nel più dei casi, codesta forma sia la loro primitiva. Non di rado il proverbio nella sua forma più popolare è tanto superiore allo stesso in questa sua latina veste fratesca, che l'ultimo apparisce immediatamente come traduzione manchevole e il primo qual rigoglioso e genuino proverbio. Molti di essi, dice un autore inglese, Kemble ( Salomon and
1 II Giusti o il Capponi che sia, appose a questo proverbio la seguente noterellina: * Varia il bugiardo ed è colto in fallo perchè egli parla sempre a comodo della presente utilità: i vizi tutti sono incauti, perocché l'animo non vi si riposi mai continuamente, ma tira innanzi a furia di scosse, sempre alterato e quasi convulso ». Ma un' illustrazione ben più filosofica e profonda di questo proverbio trovasi nell'antica opera inglese: The WortMes of Bnglatid del dottissimo Fuli.er.
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