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LA. SAPIENZA DEL POPOLO
fino a quel punto e meriti non avvertiti per anche, che lo rendono degno di seder fra i migliori. Questo proverbio applicasi del pari quando uno non entra realmente, ma fa mostra soltanto d'entrare allo improvviso in uno stadio della vita più nobile di quella in che erasi mosso finora.
Un altro proverbio ben noto agli studiosi della lingua e storia greca : Le gru d'Ibico, tolse origine da uno di quei notevoli avvenimenti i quali, rivelando i giudizii inscrutabili di Dio, sono afferrati avidamente dagli uomini. Ibico, celebre poeta lirico della Grecia, viaggiando verso Corinto, fu assalito dai ladroni e, nel cadere sotto i loro colpi micidiali, girò attorno ansioso lo sguardo in cerca di qualche testimone o vendicatore. Niuna creatura vivente era presente, tranne uno stormo di gru viaggianti in alto ; ei si rivolse ad esse e loro commise di vendicare la sua morte; parole sprecate, come parve, non ha dubbio, agli uccisori. Eppure così non fu; imperocché, sedendo non molto di poi gli assassini nell'anfiteatro di Corinto, scorsero di bel nuovo le gru viaggianti sopra di essi ed uno disse schernevolmente all' altro: Ecco le, vendicatrici d' Ibico ! Queste parole furono intese da uno spettatore vicino, essendoché la scomparsa misteriosa del poeta avesse già eccitato ansietà e timore. Presi ed interrogati, gli assassini scoprironsi e furono messi a morte. Le gru d'Ibico 1 passarono appo i Greci in proverbio corrispondente ai nostri: Il tempo scopre tutto — Non fu fatta mai tanto liscia di notte, che non si risapesse di giorno — Tutti i nodi vengono al pettine —• Dio non paga il sabato — Gran peccato non
1 Sotto il titolo di Le gru d'Ibico Schiller compose, com'è noto, una ballata immortale di profonda moralità, e il grande umorista tedesco, Luigi Borne, un raccontino delizioso.