ORIGINE E GENER AZIONE I)EI PROVERBI.
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può star celato; e altri siffatti, significanti che le opere di sangue più tenebrose tosto o tardi vengono in luce e ne son puniti gli autori.
L'oro di Tolosa (Aurum tolosanum) è un altro di questi proverbi in cui gli uomini espressero la loro fede in un Dio giudice e vendicatore delle iniquità commesse sopra la terra. Il console romano Q. S. Ce-pione, dopo aver preso, con un atto di nera perfidia e tradimento, la città di Tolosa, s'impadronì dei tesori immensi accumulati nei tempii delle Deità galliche. Da quel dì le calamità, i disastri, il disonore e l'infamia piovvero sì fattamente addosso a lui ed a' suoi e furono così universalmente attribuite dall'istinto morale dell'uman genere al suo misfatto sacrilego che d'ogni reo guadagno, funesto al suo possessore, si disse proverbialmente: Egli ha l'oro di Tolosa.
Un altro proverbio, comune a molti popoli e da noi familiarmente foggiato nei due seguenti: Dalla mano alla bocca spesso si perde la zuppa, e Tra la bocca e il boccone mille cose accadono, ci pervenne dai greci unitamente ad un bel fatto. Un padrone trattava barbaramente i suoi schiavi occupati a piantare una sua vigna, finche uno di essi, di tutti il più bistrattato, non potendo più reggere alle mosse, scappò a profetizzare ch'egli, a cagione della sua crudeltà, non avrebbe assaggiato di quel vino. Alla prima vendemmia, pigiate le uve e fatta la svinatura, il padrone ordinò a quello schiavo di recargli una tazza piena di quel vino ch'ei tolse in mano sbertah-dolo della profezia inadempiuta. Lo schiavo rispose prontamente con le parole divenute poi proverbio comune : Molte cose accadono fra la tazza e le labbrà. Di fatto, ei non aveva finito appena di profferirle, che un altro schiavo entrò a furia annunziando che un cinghiale metteva tutta a soqquadro la vigna. Il La Sapienza del popolo. 3