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LA. SAPIENZA DEL POPOLO
stesso dicasi di quest' altro: Noi dobbiamo strisciarci in Ebad esaltare in Gerizim ; in altri termini, dobbiamo esser lenti a maledire e pronti a benedire (vedi Deut. xxvii, 12, 13).
Ma mentre tale avviene con alcuni proverbi ristretti dalle condizioni stesse della loro esistenza in una sfera angusta e particolare, altri ve n' ha, per avverso, che incontriamo pel mondo tutto. Veri cosmopoliti, e' pare abbiano viaggiato di contrada in contrada e rizzato casa, come suol dirsi, ugualmente in tutte. I greci li ebbero probabilmente dal vetusto Oriente e li trasmisero ai romani, dai quali passarono poi, in processo di tempo, in tutte le lingue del mondo occidentale.
Assai, mi penso, puossi apprendere dalla conoscenza di questi veri riconosciuti per cosifatti da tutte le nazioni, tal che tutte vollero possederli in quelle forme compendiose sì da poter passar facilmente di bocca in bocca. Questi proverbi'son divenuti parte della sapienza comune dell'uman genere e rinvengonsi, quale sarebbe a mo' d' esempio il notissimo : L'uomo propone e Dio dispone, in forma pressoché identica in tutte le nazioni d'Europa.
Alle volte però il proverbio non suona nelle varie lingue in numero uguale di parole. Abbiamo, è il vero, esattamente lo stesso pensiero; ma esso assume un corpo, una forma esteriore che varia secondo le varie contrade e i varii periodi in che ebbe corso r noi abbiamo proverbi onninamente diversi 1' uno dall'altro nella lor forma ed apparenza ma che, punto punto che si scrutino addentro, riescono identici nella sostanza, altro non essendo, per così esprimermi, che variazioni della medesima aria o pensiero musicale che dir si voglia. Essi porgono quasi sempre occasione a'studi dilettevoli e non di rado istruttivi, e il rintracciare questa somiglianza nella disparità è