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La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LA. SAPIENZA DEL POPOLO
   Egitto ed anche Portar incanti in Egitto, che ripu-tavasi anticamente la madre patria della stregoneria; nei mezzi tempi dicevasi: Portar indulgenze a Roma, centro e sorgente di quel traffico spirituale; e in Inghilterra è frequente tuttodì il Portar carbone a Neiocastle, ove ne ha grande estrazione; e questa filatessa non esaurisce a pezza la lista di siffatti modi di dire proverbiali.
   Vediamo ora alcune altre varianti del medesimo tema ma in poche lingue soltanto. Per tal modo, paragoniamo il nostro italiano: Chi si lascia mettere in spalla il vitello, indi a poco è sforzato a portar la vacca; col tedesco: Chi lascia sedere altrui sulla sua spalla quindi a breve gli sederà sulla testa ( Wer sich aufder Achsel sitzen làsst, dem sitzt man nacliher auf dem Kopfe), e con lo spagnuolo: Dammi ove sedere ed avrò dove sdraiarmi (Dame donde me asiente que yo harè donde me acueste). Tutti e tre questi proverbi contengono il medesimo ammaestramento che alle illecite libertà s'ha da resistere fin da principio, chi non vuole aver poi, e tosto, i piè sul collo addirittura; ma come è espresso questo savio consiglio in una ricca e curiosa varietà di forme! Non guari dissimili sono i seguenti: noi diciamo co' francesi: Chi pecora si fa, lupo la mangia {Qui se fait brebis, le loup le mange), e da per noi soli: Chi si mette tra la semola, gli asini se lo mangiano, e più energicamente: Chi canto si fa, tutti i cani gli pisciano addosso; e gli inglesi: Ugniti di miele e sarai coperto di mosche (Daub yourself with honey and you'll be covered with flies) ; i danesi : Fatti asino ed avrai la soma di ciascuno sulle tue spalle; mentre i persiani, più delicatamente di tutti, sogliono dire: Non esser tutto zucchero se non vuoi che il mondo ti divori. Ancora, gli inglesi dicono semplicemente e senza figura: Il ricettatore non è men tristo del ladro; ma