agli amici ed ai nemici
3
meglio che non le memorie, i contributi, i trattati, le tesi e le tesine che costituiscono i capolavori delle nostre diligenti generazioni universitarie. Un branchetto di giovani, cresciuti fuori dall'aria dei seminari, dei laboratori e delle aule magne, che si son messi a dire delle cose oscure e singolari, e hanno trattato senza pietà qualcuno dei più alti papaveri della cultura italiana e che nonostante hanno mostrato di avere una cultura abbastanza estesa e non sempre improvvisata ed anche — a quel che dicono — un certo ingegno vivace nel modo di esprimere e di disporre le idee, doveva per forza eccitare la stizza, la meraviglia, il disprezzo in questa terra d'Italia da troppo tempo castrata e salassata e ridotta a preferire le tazzine di Sevres ai colossi di Michelangelo.
E l'Italia s'è scandalizzata sul serio! Oh come s' è scandalizzata seriamente l'Italia 1 Professori dalle lenti cerchiate d'oro e senatori dalle barbe bianche ; dottorini ben pensanti e anime scrupolose ; giornalisti in cerca di « spunti » e signore bien elevées, tanti e tante hanno protestato contro le nostre abitudini di violenza ; contro il nostro amore per le ingiurie ; contro i nostri metodi villani d'insultare la gente. E noi, con santa pazienza, abbiam fatto loro vedere come tutta la differenza tra loro e noi era questa : che noi avevamo il coraggio di scrivere ciò ch'essi spesso pensavano e dicevano a quattr'occhi. Abbiamo fatto anche dei tentativi di traduzione del vocabolario facendo loro vedere che ciò eh' essi chiamano violenza in noi corrisponde a ciò che in loro noi chiamiamo vigliaccheria e che ciò che loro chiamano gentilezza noi lo chiamiamo senz' altro ipocrisia. Ma niente ha valso tutto ciò. Quelli che gridavano contro di noi non hanno saputo far di meglio che imitarci e ci hanno svillaneggiato perchè siamo villani ; ci hanno ingiurato perchè siamo ingiuriosi e ci hanno malmenato perchè non facciamo troppe carezze. Dinanzi a questa prova della necessità dei nostri metodi fornita dai nostri avversari noi ci confortiamo e giuriamo che quando la