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leonardo
del miracolo vale a dire la raccolta e 1* interpretazione di tutte le cause dei fatti straordinari, ordinate in modo da potersi tradurre in regole pratiche per chi muova alla ricerca dell'onnipotenza.
Eppure un 'Arte del miracolo, com'io le penso, non sarebbe difficile, ora che gli studi sulle antiche religioni, sui grandi mistici, sulle scuole occulte e sulla medianità accennano a rifiorire e ogni giorno danno nuovi documenti e nuove teorie all'esploratore dell' anima. L'Arte del miracolo è in fondo un nome diverso per cpieW'utilizzazione dell'anima di cui tante volte ho parlato. Noi abbiamo delle forze in noi stesse che cercano di essere svegliate e dirette. Ci sono degli uomini che si sono serviti di alcune di queste forze e hanno ottenuto cose che alle legioni dei timidi e degli ignari son parse incredibili. Vediamo ciò che questi uomini hanno fatto e come l'hanno fatto e cercando di essere come loro e di vivere come hanno vissuto potremo riuscire a fare ciò che hanno fatto.
Il loro massimo segreto è stato lo concentrazione dello spirito — raccogliere l'anima in un punto, tutte le potenze interiori verso un' idea per ottenere il massimo grado di fojza. Per giungere a questa concentrazione è lunga e terribile la via. Bisogna isolarsi, sopprimere i sentimenti, ricacciare la sensualità, abolire le sensazioni particolari, morire, come dicono i cristiani, al mondo. « Nessuno ha il mondo in suo dominio — dice Meister Eckenart — come colui che a tutto il mondo ha rinunziato. »
La solitudine, il silenzio, la castità, il digiuno sono le preparazioni necessarie dei poteri straordinari. E anche certi atti esterni, come il fissare ogg'etti, lo stare immobili, il trattenere il respiro, il procurarsi artificialmente dolori che avvezzino all' insensibilità favoriscono la formazione del fascio delle potenze spirituali. I semplici di spirito, quelli che non sono distratti dalle complicazioni dialettiche e dalle curiosità molteplici degli intellettuali, i miserabili, i poveri, che non son preoc-