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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dall' uomo a dio
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   è accaduto e in base a questo di ciò che accadrà a somiglianza di questo.
   Ma per quelli che vogliono preparare una nuova età plastica del mondo — che vogliono rifare e trasformare il mondo codeste scienze non bastano più. Ci vogliono' delle scienze non solo di quello che accade e di quello che accadrà, ma di quello che accadrebbe se certe condizioni, certi fatti, certe parti della realtà cambiassero. Per cambiare, e cambiare coscientemente, bisogna sapere prima ciò che succederebbe cambiando certe parti. Bisogna scegliere tra i vari inondi possibili e perciò bisogna che si creino tante fìsiche, tante biologie, tante psicologie quanti sono i cambiamenti possibili, sia pure attualmente fantastici, che noi possiamo fare nei corpi, negli organismi, nelle anime. Sull' esempio delle geometrie non euclidee bisogna costruire delle fisiche nonnewtoniane, delle biologie non-darwiniane, ecc. Fra queste varie prospettive offerte dalle scienze immaginarie il creatore sceglierà quella che vuol vedere realizzata e così la sua capacità di rifare il mondo potrà avere un numero indefinito di prove possibili.
   Le conclusioni di tutto ciò sono molto semplici :
   1) che il problema dell' uomo Dio è un problema non assurdo ma pratico ;
   2) che per risolverlo nel minimo tempo possibile bisogna costruire una sicura Arte del miracolo e un numero illimitato di Scienze immaginarie.
   Giovanni Papini.