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leonardo
dominare fra gli altri loro mediocri compagni ? Per cosa se ne distinguono, poiché non è per l'intelligenza ? Perchè un politician deve riescire meglio a sedurre la folla d'un Edgar Poe o d'un William James o d'un Edison ? Perchè Heine sarà stato respinto per i galloni rossi di un qualche cavalleggero ? Perchè i persuasori, bisogna dirlo, sono dotati di qualcosa di speciale come i santi. Anche questi possono essere ignoranti, corti di intelletto, incapaci d'eloquenza ; anzi cercare perfino la perfetta asinità come si cerca un' ideale ; e pure con la fede che inspirano essi possono muovere la natura e gli uomini con maggior potenza che non le persone d' ingegno o di sapere o di ricchezza. La persuasione non è un resultato meccanico, ma un fatto psichico, misterioso come il miracolo. Ora il miracolo si fonda sulla fede : su quella di chi lo opera, come su quella di chi lo riceve. Ma come si ottiene questa fede ? e come la si inspira ? qual' è la ricetta della santità ? e qual' è il manuale per fare miracoli ? Ecco ciò che ancora non si sa. Ma è già molto indicare dove si troverà la soluzione del problema. Non sarà dunque col migliorare il vocabolario, né col fabbricare un nuovo linguaggio, nè col riempire le teste di nozioni esatte e di teorie scientifiche, nè col provvedere un metodo d'espressione matematica più economico e più sicuro, nè con lo studiare la logica. Sarà invece scoprendo il modo di generare in noi e negli altri la fede a volontà. Finora si è creduto che ciò fosse un dono divino — oppure il semplice effetto della parola e del gesto ; ma se la prima spiegazione non ha servito ad altro che a far trascurare il problema pratico e a non tentarne la soluzione e a non proporsi come cosa possibile quella potenza, l'altra è stata troppo meccanica e non ha prodotto che studi sulle forme esterne e sul meccanismo di un solo aspetto, e forse del meno importante, della generazione della fede. Questa curiosa azione personale, dove apparentemente gesto e parola è tutto, è in realtà tanto superiore e diversa dagli effetti comunCdella parola e del gesto, che