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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   di libri di critica e di storia del cristianesimo si moltiplicano improvvisamente — sorgono, accanto agli Studi Religiosi, altre riviste dello stesso genere — la Società di San Girolamo vende a diecine di migliaia i suoi Vangeli, — un poeta celebre, ch'è insieme uno scrittore dotto, Arturo Graf, si converte a una specie di teismo molto prossimo al Cristianesimo.
   Cosa significa tutto ciò? L'kalia è proprio stanca di quella civiltà progressista, di quella filosofia scientifica, di quel naturalismo agnostico e dogmatico che fino a pochi anni fa sembrava il sommo della vita mentale del mondo ? Siamo proprio a una voltata della nostra storia spirituale ?
   Questo risveglio idealista, religioso, spiritualista, occultista ecc. ecc. ci fa fremere non solo per l'avvenire della nostra patria ma anche per le sorti della civiltà. Che il Fato o l'Indistinto o la materia ci salvino da ogni ritorno alle « funeste tenebre medioevali » !
   G. F.
   La fortuna di Leonardo.
   Quando ho saputo che la fiorentina società di Leonardo da Vinci ha proprio intenzione di occuparsi anche di Leonardo da Vinci in persona non son riuscito a inibire un certo moto di meraviglia. Finora questa società aveVa dato dei graziosi ricevimenti, dei five clock teas, dei concerti di trii e di quartetti e anche, tanto per non dimenticare le arti figurative, un' esposizione di caricature, ma non avrei mai immaginato — per quanto la mia immaginazione sia abbastanza ardita — che avrebbe finito col ricordarsi anche del suo patrono. Eppure la cosa è ormai sicura. Nei mesi di marzo e di aprile la Società offre un ciclo di conferenze tutte dedicate a Leonardo. I nomi dei lettori sono eccellenti : D'Annunzio parlerà della Vita interiore di Leonardo, Reymond delle sue relazioni con Verrocchio, Angelo Conti dirà di lui come pittore, Benedetto Croce come filosofo, Del Lungo come scrittore, A. Favaro come sperimentatore, F. Bottazzi come biologo e il Solmi farà il preludio e Peladan l'epilogo.
   Manca però—ed è male che nessuno ci abbia pensato — la con-terenza che poteva essere la più nuova e significativa, quella sulla Fortuna di Leonardo. Basta pensare alla sorte singolare di questo grande maestro, il quale è stato interamente rivelato dopo tanto tempo la sua morte, il quale appartiene come pittore al sec. XV