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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   6o
   leonardo
   sono due tipi ben distinti di Pragmatismo — il logico e lo psicologico — ma che nonostante vi sono fra i due dei legami, dei punti di contatto, delle « affinità elettive, » che non si possono negare e che scusano 1' unicità del nome.
   Tra quelli poi che accettano in blocco, all'incirca, le teorie pragmatiste, c'è il secondo contrasto. Vi sono di quelli (Vacca) che vedono nel Pragmatismo sopratutto una teoria adatta alle mentalità degli uomini pratici e perciò raccomandabile agli uomini politici, agli organizzatori sociali ecc.
   D'altra parte ci sono coloro (Papini) che nel Pragmatismo vedono il lato eccitante, creativo, magico ; 1' affermazione del potere dell'uomo sul mondo; il trionfo dell'attitudine attiva e modificatrice sopra quella passiva e registratrice; il promettitore dell'Uomo Dio.
   Si tratta, come si vede, di contrasti abbastanza forti, tanto che i primi, i pragmatisti puritani, cominciano a essere impauriti delle loro involontarie fornicazioni col Will to Believe e vorrebbero tornare, con qualche cautela, al vecchio positivismo inglese, un po'raf-finato, un po'migliorato ma pur sempre prudente, imparziale, neutrale e corretto. Gli ultimi, invece, non si spaventano troppo delle avventure e non temono i rischi. Non si contentano della limitata sfera di potere che può dare la volontà di credere e cercano, nelle tradizioni millenarie e nelle ricerche recentissime, dei mezzi più efficaci di potenza diretta del pensiero sulla realtà. Essi riconoscono l'importanza anche del puro Pragmatismo logico ma credono che al di là di quello ce ne sia un altro e che al di là ancora ci sia qualche altra cosa e più importante di tutte le teorie sulla scienza e sulla volontà.
   Fra gli uni e gli altri stanno, non arbitri ma spettatori, quelli che ho chiamato i pragmatisti sociali. Uno dei fenomeni più curiosi della fortuna del Pragmatismo in Italia è certo l'interesse col quale è stato accolto dai socialisti. Nelle loro riviste, e nei loro giornali (Critica Sociale; Avanti della Domenica; Lavoro) si sono occupati del movimento pragmatista, e due fra i più intelligenti socialisti italiani (Vacca e Marchioli) hanno cercato di trarne degli insegnamenti per l'azione del loro partito. Il Vacca ha dato per fino una interpretazione will-to-believ-istica del famoso appello di Marx, u Molte cose che parevano ed erano effettivamente sogni — scrive egli — quando son volute e credute fortemente dalle folle, possono diventare realtà. La formola Proletari di tutto il mondo unitevi! che i lavoratori di tutto il mondo pronunciano e pensano ogni giorno con maggiore intensità, perde di giorno in giorno la