Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   ioo
   leonardo
   sciente nel suo lavoro, ma tuttavia aveva grandi timori nell'attribuirsi simili propositi.
   Il suo diario del 1849 mostra come si sentiva incerto intorno a questo scopo. I suoi diari sono i monologhi ch'egli faceva camminando su e giù nelle sue stanze fermandosi ogni tanto allo scrittoio per scrivere un pensiero. Egli non parlava mai ad altri dei suoi pensieri intimi e la sua conversazione era in generale piena di scherzi e d'ironia Soltanto però quando non si trattava di consolare perchè in fatto di consolazione, secondo molti testimoni, era un maestro — un maestro nello scoprire i segni involontari di sofferenza e di depressione ch'egli sapeva, come pochi, guarire e curare.
   Prima di dare le ragioni che rattenevano Kierkegaard dall'attribuire a sè stesso uno scopo cosciente nei suoi lavori letterari voglio dare un' idea di questi.
   I suoi lavori poetici furono i primi a far rumore. I più importanti sono: « Aut- Aut » e « Tappe sul cammino della vita ». Essi dipingono in forma poetica le diverse concezioni fondamentali della vita nella loro opposizione reciproca. Per Kierkegaard una « stazione > o una « tappa » non è un periodo di vita succedente a un altro per via d' una legge naturale di evoluzione. No, ogni stazione è dipinta tanto determinatamente marcata e limitata, che non si possa passare da una stazione a un'altra che per un salto inconcepibile, per una scelta sulla quale non si può fare psicologicamente assegnamento. Kierkegaard descrive tre tali concezioni di vita. Per 1' estetica il godimento del momento è tutto. Il culmine consiste nel possedere una virtualità od un'elasticità così da afferrare a volo ogni singolo momento ed il piacere non permette a noi stessi di trovarci legati od impediti, conservando il potere di abbandonarci colla medesima libertà ad ogni momento successivo. Svolazzare capricciosamente sulla vita e su tutto ciò che appartiene ad essa, tale è questa concezione della vita. Invece, la considerazione etica della vita, domanda un lavoro costante : lotta, vittoria, fede, attraverso il tempo cosi da produrre