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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   un discendente di ami-eto
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   una connessione interna fra i singoli momenti. La sua caratteristica è il matrimonio opposto all' amore fugace, vocazione opposta all' occupazione frettolosa. « L'uomo estetico » vive nel momento; « l'uomo etico» fedelmente per un lungo periodo; ma « 1' uomo religioso » vive in una relazione discordante fra il tempo e l'eternità. Il suo scopo è l'eternità, questa è la dimora del suo io reale ; egli vive nel tempo come in qualcosa di mediocre che è in contrasto col suo io reale — come un pesce fuori d'acqua. Più acuto è il contrasto fra tempo ed eternità, più alta è la forma della religione.
   Il più importante dei suoi lavori filosofici, Kierkegaard 1' ha chiamato : « Un poscritto non scientifico ». Uno sviluppo più ragionato delle relazioni tra le differenti considerazioni della vita, le quali, nei lavori poetici, erano dipinte per mezzo di esempi tipici, è dato in questi scritti. Oltre ciò Kierkegaard ha criticatocon acume e sarcasmo la teologia speculativa, sviluppando una teoria della scienza nello spirito della filosofia critica. Egli insiste sulle difficoltà e sui limiti della scienza. L'esperienza presenta contrasti che non si fondono facilmente in un' armonia, come crede la speculazione romantica. Prima di tutto : la vita si continua nel tempo, in mezzo al tempo e le sue incertezze ! Per capire bisogna guardare indietro, ma il compito della vita segna avanti. Comprendiamo il passato, ma viviamo per 1' avvenire. Per questa ragione la vita richiede molta più fede e speranza di quella che la scienza può assicurare. Così la nostra affinità col tempo pone i più grandi problemi tanto alla vita quanto al pensiero.
   I lavori religiosi, - una cosa alla quale Kierkegaard annetteva grande importanza, incominciarono in pari tempo alla produzione estetica. Essi consistono in un certo numero di « indirizzi religiosi » rivolti all' individuo « ricco di sentimenti », a volte troppo ricco in meditazioni. Dal principio Kierkegaard eccentua la sincerità come j, PUnto decisivo; i sentimenti personali e la passione nel-affinità religiosa è di maggiore importanza che la cor-