Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   ioo
   leonardo
   rettezza oggettiva della fede. Un pagano, dice, che prega con sensibile fervore il suo idolo prega realmente 1' u-nico Dio vero ; mentre colui che prega il Dio vero in modo superficiale ed impersonale è veramente colui che prega un idolo. L' unica strada verso Dio è l'appassionata avidità che si attacca a lui per la paura dell' abolizione. Dio è un mezzo di difesa personale, non un oggetto di speculazione. L'opposizione di Kierkegaard agli oppositori del Cristianesimo, specialmente a Ludwig Feuerbach, è questa : egli crede che essi abbiamo ragione di fronte alla teologia ed alla Chiesa, ma non di fronte al « Vangelo della Bibbia », perchè egli è del parere che la loro pittura del Cristianesimo è spesso più verace che quella dei teologi ortodossi.
   Non è possibile mantenere separati i tre gruppi di scritti. Essi sono come tre correnti che scaturiscono simultanee, ora separate e ora unite. Nella produzione posteriore di Kierkegaard,dopo il 1846, le due precedenti cessano e la religione da quell'epoca in poi è il solo centro intorno al quale gravita l'anima sua. Egli istesso visse allora in una tale esperienza religiosa che voleva dir di sè stesso che stava « nella fede nel senso più profondo della parola ». Poi, quando guardava indietro, sulla sua opera in tutta la sua varietà, gli pareva che dal principio sino alla fine fosse stata concepita con un unico scopo : Insegnare agli uomini del suo tempo la cognizione di loro stessi, la vera concezione della vita, insegnar loro a decidere con un energico « o l'uno o l'altro», o di appartenere al mondo più alto o di riconoscere nettamente la loro distanza da esso. Allora accade che sorge 1' esitazione e le molteplici ragioni per il prò e contro. Egli non poteva proclamare onestamente che aveva voluto ciò sin dal principio. Vale la pena di soffermarci un poco sulle ragioni di questa titubanza giacché esse gettano luce sui pensieri più intimi di Kierkegaard.