alleati e nemici
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Un nemico della femmina.
Otto Weininger. — Geschlecht und Charakter, 7® edizione 1905,
pag. XXII-6o8, — Uber die Letzten Dingen, Mit einem biograph.
Vorwort von M. Rappoport, 1904, 2« ediz.
L'odio filosofico contro la donna (si pensi a S. Agostino, a Giordano Bruno, a Schopenhauer) non ha mai, credo, trovato una migliore, più ordinata e più studiata esposizione che nell'opera Sesso e Carattere di Otto Weininger. Questi, sia per il valore delle sue idee, sia per il curioso suicidio morale con cui chiuse la sua giovane esistenza, è diventato per qualche anno celebre in Germania e in Austria, specialmente fra i giovani, e fuori della filosofia ufficiale è presentato come il successore e in certo modo come l'oppositore del Nietzsche, oppositore che naturalmente opera un ritorno ai disprezzati da Nietzsche, a Kant e a Fichte.
È stata tradotta la sua opera maggiore in inglese e presto lo sarà in francese e c' è da aspettarsi naturalmente che lo sia in italiano. Perciò, se anche non valesse gran che, meriterebbe d'attirar l'attenzione come un fenomeno curioso, di un libro che (malgrado il titolo sessuale) è pieno di problemi filosofici e di anti-sessualità acuta, e per quanto grosso di óoo pagine grandi ha raggiunto in breve tempo quasi dieci edizioni. Non solo : il Weininger ha già dei discepoli ferventi, polemiche varie si sono aperte intorno a lui, e noi del Leonardo siamo dei pochi in Italia ad averne notizia diretta anche perchè l'unico forse che in Italia l'abbia conosciuto e sia stato segnato nella lista delle persone cui fare omaggio dell' « Intorno alle ultime cose » (libro che ha questo titolo perchè fu stampato mentre il Weininger meditava il suicidio, e spedito subito dopo compiuto) è il nostro amico Giovanni Vailati. Per mezzo suo posso anche ridurre a giuste proporzioni l'elogio che nella prefazione si fa del Weininger, tanto entusiasta da affermare che possedeva a fondo l'italiano : giacché quando il Vailati lo conobbe, ciò non era. Ma l'entusiasmo dei discepoli non è giunto perfino a notare che nel giorno della sua morte avvenne un' eclissi di luna visibile in Vienna, appunto come nel giorno della morte di Kant scoppiò a ciel sereno un grosso temporale ? (Per chi non credesse : Es sei hier envàtwt, dass sur Zeit seines Lebensgitngnisses eine in IVien sichtbare partielle Mondesfinsternis staff/and, die gettati in dem Mo-tnente endigte, als sein Leib in die Erde gtsenkt wurde ecc., p. XX)-