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leonardo
Ma gli elogi stupidi, come gli entusiasmi inutili, non tolgono al Weininger d'essere una forte apparizione in un bel contrasto con la generazione letteratoide tedesca contemporanea.
Ciò che interessa sopratutto non sono già i singoli problemi, nè le soluzioni che ne dà, e ci vorrebbe troppo tempo a seguire i particolari del suo sistema ; ciò che importa è il suo metodo, quale reazione non solo al positivismo, ma anche a quel superamento scientifico del positivismo che è rappresentato dalla scuola del Mach. II Weininger fu appunto discepolo del Mach, e ciò dimostra in fin dei conti come non sia tanto da disprezzare un maestro che ha suscitato in Germania, in Francia, in America, in Italia tanti superatori ; assai meglio di certi maestri che non sono capaci che di fare dei pappagalli o dei pedagoghi, come in generale i positivisti.
Il metodo del Weininger consiste in questo che constatando la incapacità della scienza empirica e del senso comune a stabilire la differenza fra « maschio » e « femmina » costruisce dei concetti generali e astratti, che non si trovano in realtà, ma che sono più veri, come le idee platoniche, della stessa realtà.
« Noi parliamo, è vero, di « donne » magre, gracili, deboli, muscolose, energiche, geniali, di « donne » dai capelli corti e dalla voce profonda, e di « uomini » glabri e chiaccheroni. Riconosciamo perfino che ci sono « donne non femminili » e « donne maschie », come « uomini non maschili » e «uomini femminili ».... Un tale stato logico è insostenibile ».
La scienza pure non risponde perchè « gli anatomisti giudiziosi, se sono richiesti di criteri di scelta valevoli per ogni caso, rispondono che non è possibile mostrare differenze sessuali assolute fra maschi da una parte e femmine dall'altra ». Le prime cento pagine del volume sono dedicate appunto a questa dimostrazione fatta con criteri, a quel che sembra, del tutto scientifici e con molta erudizione.
Il resto del libro è dedicato all'approfondimento psicologico di ciò che è « maschio » e di ciò che è « femmina » per dare il loro concetto e sopratutto il loro valore umano e mondiale.
Ora per il Weininger potete mettere da una parte tutto ciò che è mediocre, basso, volgare, brutto, disonesto, cretino ed esso è il principio femminile — dall'altra tutto ciò che è grande, bello, energico, solenne, intelligente ed è il principio maschile.
Non prendo che due esempi, il capitolo sul Genio, e quello sugli Ebrei (cap. IV, 131-144; cap. XIII, 409-452) due dei meglio