alleati e nemici
359
riesciti a mio parere, e rispetto al secondo, dei più arditi, se si pensa che il Weininger era appunto un Ebreo e si ricorda quali passioni abbia suscitato fra i tedeschi, ma in Vienna sopratutto,
l'antisemitismo.
Nel primo mostra come il Genio sia maschile e l'Ingegno sia femminile ; ma ciò facendo riempie le pagine di curiose osservazioni, di analisi molto interessanti, di vedute nuove, e perfino di spirito, sebbene il Weininger non ami gli uomini di spirito, perchè appunto sono « femmine ». Val la pena di tradurre una pagina: « Per molte teste mediocri facili ad abbagliare, ma specialmente per le donne, in generale lo spiritoso pare eguale al geniale. Le donne, anche se l'apparenza dice il contrario, non hanno nessuna inclinazione pel genio, e per loro ogni stravaganza della natura, che mette un uomo in evidenza fra le file degli altri, basta per contentare la loro vanagloria sessuale ; esse scambiano l'autore con l'attore, e non trovan differenza fra un virtuoso e un artista. Perciò l'uomo ricco di spirito sembra loro geniale, e prendono Nietzsche come tipo del genio. Eppure ogni francesismo spirituale (alles Franzosentum des Geistes) che non fa che scherzar con sè stesso non ha neppur la più lontana parentela con la vera altezza spirituale. Gli uomini grandi prendon sè stessi e le cose troppo sul serio per potere essere spiritosi più volte di quel che non occorra. Gli uomini che non sono che spiritosi sono uomini irreligiosi ; sono quelli che non riempiti veramente dalle cose, non- prendono mai per esse un profondo e sincero interesse, e in loro nulla profondamente e lungamente agogna alla nascita. Es- » non possono che far lampeggiare e scintillare il loro pensiero come una faccetta ben lisciata di brillante, ma non riescono a illuminare anche qualcosa. E ciò accade perchè essi han sempre in vista quello che gli altri diranno dei loro pensieri — uno « sguardo » che non è sempre « riguardoso ». Vi sono uomini tali che sposerebbero una donna che non piace loro — soltanto perchè piace agli altri. E tali matrimoni ci sono anche fra parecchi uomini coi loro pensieri. Purtroppo negli ultimi suoi scritti pare che Federico Nietzsche si sia interessato sopratutto a quello che avrebbe urtato la gente nelle sue opinioni.... » (pag. 132).
Nello stesso modo artificiale, ma che gli fornisce il destro ad altre osservazioni, egli costruisce ed oppone i due concetti di (^ristiano ed Ebreo, e trova nel primo tutte le virtù, nel secondo tutti 1 vizi. L'ebreo è ciò che non è geniale, è l'irreligioso, è il ruffianesco del mondo.
Si capisce allora come questi concetti non siano più riferiti