alleati e nemici
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non ragione » — ma non si dirà mai cosa vale di più, e a quali fini dovete rivolgere le vostre attività. Anche se c'è, non è abbastanza accentuata l'idea di una gerarchia delle attività.
Ma a dispetto di tutte le modestie e le impersonalità razionali sotto le quali si ricopre, 1' elemento personale è 1' unico che realmente operi. I saggi letterari del Croce che han fatto più effetto, ed hanno maggior valore di arte, non sono già quelli dove la imparzialità e l'esercizio puramente razionale di un'estetica formale ha fatto sì che l'animo del Croce restasse freddo, ma quelli dove la passione e la personalità si sono fatte strada a traverso gli impedimenti del razionalismo. Il saggio su Fogazzaro è dei migliori appunto perchè è il rivelatore della antipatia del Croce, già accennata, per il misticismo e per la religione; mentre nel saggio sul Carducci una passione qualsiasi non ha potuto spiegare la sua forza e il saggio è restato men caldo e meno attivo.
La stessa passione che ha dato buoni effetti critici e artistici, ha prodotto poi nella Critica, una cecità singolare in persone che conoscono e leggono immensamente ; cecità che, ad esempio, ha fatto giudicare come non moderno il problema della immortalità umana, in un secolo che ha veduto la vita e poi la fama di quel pensatore che è stato Newman.
E un peccato, del resto, che la Critica non lasci che si espanda di più questa parte irrazionale, passionale, personale e che ci dia lo spettacolo di un animo che avendo tanto nobile entusiasmo per le idee e per certe idee, si contiene, si modera, fa esami di coscienza per non cascare in pregiudizi e in errori, e con tutto ciò, e per sua fortuna, è abbastanza forte per caderci. Quando il Croce critica o loda, non assale e non esalta, ma si sente che in fondo a lui, v'è dell'ira e dell'entusiasmo raffrenato dal raziocinio. I mediocri naturalmente non vedono in fondo, e non imitano che l'esterno ; ed è per questo che la Critica è destinata a suscitare dei pedanti e dei nemici delle qualità fantastiche e sentimentali dell'uomo, pure mostrandone, anzi per l'appunto, agendo per mezzo di quelle.
Gli intellettualisti accusano gli antintellettualisti di non poterli attaccare, senza, nello stesso tempo, diventare.... intellettualisti ; ma non è men vero che essi non sarebbero intellettualisti senza passioni e senza sentimentalità : queste, e soltanto queste sono la loro anima operante.
Ciò che ha di comune con noi la Critica è questa passionalità