Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   28o
   leonardo
   per le idee di cui si vergogna e si nasconde, e sopratutto quella franchezza (ripeto) con cui parla di pezzi grossi ed anche di amici personali. In omaggio a questa comune qualità ho voluto scrivere un piccolo saggio di chiarificazione.
   G. il S.
   Miguel de Unamuno.
   Noialtri italiani ci occupiamo assai meno della Spagna di quel che gli spagnuoli si occupino di noi. Della vecchia Spagna cono sciamo appena un libro, il Don Quijote, e due o tre nomi : Calderon, Lope de Vega, Sant' Ignazio. Della Spagna ultima, della Spagna presente nulla.
   Noi abbiamo utio dei più illustri spagnolisti del mondo, Arturo Farinelli, ma non abbiamo saputo dargli neppure una cattedra e deve campar la vita insegnando l'italiano e lo spagnuolo in Austria, alla scuola di Commercio di Innsbruck. Abbiamo altri buoni studiosi dì letteratura spagnola, (Schiff, Restori, De Lollis, Sanvisenti, Savi Lopez, Mele) ma costoro non si occupano che di cose vecchiè e la loro Spagna finisce col secolo XVII. Noi siamo abituati troppo ad associare l'idea di ricchezza e di potenza con quella di cultura e di genialità e non pensiamo che un paese può avere dei grandi uomini anche se ha perduto le sue colonie e se la sua rendita è al disotto della pari. La Spagna non è oggi una nazione prospera e forte ma appunto per questo è più favorevole allo sviluppo di certi sentimenti e alla creazione di certe opere.
   In Italia nessuno conosce le opere di quel delizioso e melanconico analista che fu Angel Ganivet, e ben pochi, credo, conoscono i libri di Don Miguel Unamuno.
   Costui è professore di greco, è basco, ha quarantanni, è Rettore dell'Università di Salamanca ed è uno dei più singolari rap-presentanti dell'idealismo contemporaneo. Ha scritto dei romanzi (Paz en la guerra, 1897, Amor y Pedagogia, 1902) dei saggi di fi-losofio sociale (De la ensenanza superior en Espana, 1899, Entorno al casticismo, 1902) dei bozzetti di costumi e di luoghi (Paisajes, 1902, De mi pais, 1903) e poi articoli, conferenze, discorsi e lettere, soprattutto molte lettere. Egli ha tutte le qualità degli apostoli : la fede, l'attività, il disprezzo del ridicolo, la simpatia intuitiva per gli sconosciuti che possono essere vicini alla sua anima.
   Egli vuol essere un po' il confessore della Spagna contemporanea e il suo scopo sarebbe quello di far tornare gli Spagnoli