Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   28o
   LEONARDO
   thématiques pubblicato recentemente da L. Couturat, nel quale la ricchezza delle informazioni non potrebbe esser maggiore.
   Questa insufficiente conoscenza delle opere fondamentali sullo argomento di cui l'A. si occupa, fa sì che egli riporti un giudizio inesatto di B. Russell sull'opera di Peano : e su questo apprezzamento errato egli si basa per asserire assai leggermente che (pagina 214) ' Mr. Russell occupies the correct position and so shows an advance upoti Peano ».
   Ecco in che consiste l'equivoco di Russell. Si tratta di sapere se, nella deduzione : Tizio è un uomo, ergo : Tizio è un animale, è lecito sostituire in luogo del nome fittizio (o apparente) che vi figura, un qualsiasi ente anche se non uomo, senza che la deduzione cessi di aver luogo.
   Ora fino dal 1894 il Peano ha mostrato che il senso del di-chiar vera una deduzione contenente ne\\'antecedente e nel conseguente uno stesso nome fittizio, é questo : che qualunque sia l'oggetto che si sostituisce in luogo del nome fittizio si avrà sempre uno di questi tre casi : i° antecedente vero, e conseguente vero ; 20 antecedente falso, e conseguente falso ; 30 antecedente falso e conseguente vero.
   Si ottengono successivamente questi tre casi, ponendo nella deduzione sopra citata come esempio, in luogo di Tizio, il Re di Prussia, oppure il pomo di Paride, oppure il cane d'Alcibiade.
   Resta escluso il solo caso : antecedente vero e conseguente falso.
   Spiegato questo, cadono gli apprezzamenti del Russell, ed a maggior ragione quelli del nostro A.
   Malgrado questi difetti, il libro non riuscirà inutile. Se non ad altro, gioverà a far sapere a non pochi filosofi che la logica deduttiva, da Aristotele in poi, ha subito dei cambiamenti, dei quali dovrebbero informarsi.
   Firenze, Novembre 1906.
   Giovanni Vacca.
   Le ultime mode in biologia.
   È un vero peccato che nel Leonardo non ci sia un biologo o che non si pubblichi una rivista che faccia per la biologia ciò che il Leonardo fa per la filosofia e per la cultura in generale, cioè scoprire e segnalare le idee nuove, gli uomini interessanti, gli in-