Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   ALLEATI li NEMICI
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   un continuo giuoco di destrezza (by dexterity) — 49 lo incalzano, — tale una condizione di cose, — che non vi ponga mano, — ha con sè, — 84 egli aveva infatti etc. etc ; senza contare tutti gli inutili che, ma, tra etc. etc. Tradurre poi, ad esempio : shrill con feroce (49); — whìch latter condì-tion, alas, is precisely the impossible one, con : condizione quest'ultima che può dirsi addirittura impossibile ; — if it dit not prove too troublesomc, and he only imeni the way, con: ma ciò è molto fastidioso, ed egli ne ignora il modo (Cap, VI, libro II); — so that Loan after Loan is filted up as soon as opened, con: i Prestiti che si seguono l'un dopo l'altro sono aperti e colmati con una rapidità vertiginosa (?) (Cap. II, libro III) ecc. ecc. vuol dire compiacersi di gratuite scorrezioni che un nulla bastava a far evitare. Così a pag. 85 : « hanno calcolato ch'egli spendeva in media un milione al giorno »; dove la traduttrice ha lasciato nella penna in extraor-dinaries che dà il valore vero alla frase.
   Un ultimo esempio. A pag. 13 dell'edizione Chapman e Hall si legge: < While hollow languor and vacuity is the lot of the Upper, and want ? and stagnation of the Lower, and universal misery is very certain, what « other thing is certain ?» E la traduttrice ne fa : € Un languore pro-« fondo e vacuo invade la classe alta : il bisogno e l'avvilimento toccano « sempre al povero. Certa cosa è la miseria universale ; e che cos'altro v'è « di certo?» (18). Essa aggiunge di suo il concetto d'invadere, fa di propria testa un'universale della seconda proposizione che nell'inglese non contiene affatto più della proposizione che la precede o della successiva, quel senso che qui .le è dato dal Sempre; spezza in due senza alcun bisogno il perìodo, con l'effetto di dare un risalto non necessario alla terza proposizione che nel testo prosegue col semplice and le altre due, e perciò anche di toglier d'intensità alla domanda finale, sulla quale invece la forza del periodo dovrebbe concentrarsi. — Piccolezze — si dirà — pedanterie. Ma appunto perchè son piccolezze e si può farlo redimente bisogna guardarsene e correggerle.
   L'impresa di tradurre quest'opera è tutt'altro che lieve e fa onore a chi se ne sobbarca. Ma non so proprio capire perchè oltre a tutte le difficoltà che non possono girarsi e bisogna vincere faticosamente una ad una, s> vada a crear difficoltà nuove, mentre il modo di riuscire meglio e con m'>or fatica è così esplicito nella pagina dell'originale.
   C. E.
   Ciò che si scrive sul serio!
   ^ Con questo numero abbiamo intenzione di riprendere regolarmente e allargare una rubrica già apparsa nel Leonardo, l'Antologia del pensiero aitano moderno, estendendola a tutti i paesi e a tutti i modi nei quali