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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   IL TRAGICO QUOTI DI A
   fJ^E^EE - Francesco Lumac'ni, Editore - FJjREK^E Lire 3,00
   « Un libro strano, strambo, antiborghese per eccellenza, un libro che ha tutto il coraggi' della sua follia, alla buon'ora! ». E. Coriudmi (Giornale d' Italia, 24 giugno 1906).
   « L' expression de 1' eleraont inaporcu de la vie, que M. P. a transportè dans 11 litterature italienne, paifois avec une force qu' elle n' a pas trouvé souvent ail-leurs suffit à faire de co livre uno oeuvre remarquablo et rare parrui nous. Charme lecteur trouvera la page à laquelle il devra quelque chose », G. Amendola (Revite du Nord, juillet-aout 1906, p. 44).
   « Non v' è libro in Italia, ora, stampato con quelle singolari fratture di lineo tipografiche e quelle curio1 e ripetizioni di sillabe e di acconti che si dicono poesia °che contenga tanta poesia quanto la prosa del Tragico Quotidiano ». G. Prezzolisi (Perseveranza. 17 Luglio 1908).
   « Il nuovo libro del P. non si chiude cho con 1' anima gonfia da un diverso turbinare di sentimenti; emergono nitidamente gioiti, sgomento, desiderio ». A. Tarchiani (Il Regno, 12 luglio 1906).
   « Gian Falco è un audace palombaro, uno scavatore delle profondità dell'anima ; egli cerca la perla meravigliosa. Se guarda i dominj dell' uomo, lo fa con oc-clro diverso dagli altri ; è il poeta che illumina, rivelando, la magnificenza d'un augno che può farsi realtà, d' un vicino trionfo ». F. M. Martini (Nuova Rivista 10 Luglio 1906).
   « 11 P. ha fatto non soltanto un libro di poesia intima, ma anche un' opera di ammonizione, d'incitamento per molti uomini ». E. Cecchi (Idea Liberale, 15 maggio 1906).
   « Le prose cb ' egli aduna in questo libro non sono delle astrazioni, ma delle sintesi, degli strati d' animo 0 degli strati d' umanità, degli istanti, djì momonti ohe possono anche essere eternità ». G. Vanmcola (Popolo Rorroano, 23 giugno 1906).
   « Io ho molta stima djll'ingegno del P., mi noto con dispiacere in lui una smania, che diventa sempre più violenta, di frustrarsi originale a ogni costo » L. Brandello (Nuova Antologia, 16 giugno 1908).
   « Un libro chi pochi intenderanno ». M. Missibou (Rinascimento, 20 maggio 1906). 7 .
   < fi un libro audace 0 originale che non va mosso nella categoria di tanti libercoli stravaganti per proposito 0 per defìcenza dei loro autori R. Forster (i'anfulla della Domenica, 5 agosto 1906).
   « Il poeta e il filosofo si trovano qui perfettamenììni' accordo : le loro forze ' t0mPrano a una sola fiamma, le loro parole si compongono armonicamente in una gno* 1906)1 u03saQ0 c'tl9 soverc'Ji& l'altro ». A. de Rinaldis (Pungolo, 4 giu-
   te re' * ^Otev°l0 e audace ed insolito tentativo di.....letteratura fantastica, d' alzamento riflessivo, di sapjro filosofico, di contenuto intimo.... ». M. Majtii Kermes, iuglio 1906)_
   nascoV^10• k^0 allegorie e di similitudini, di risate e di frustate, di lacrime della iJom ostsrl-ai'e> malig[1o, superbo, bellissimo». G. Gsxoa (Avanti
   bolli e ^f P.os°ato dentro, con mia grande sorpresa 0 soddisfazione, uno dei più Fiere,™ 0186 '' p^ boi diamante nero della letteratura fantastica » (d. G iuliotti,
   ryosea, u settembre 1906). e dà UQ saP01'e tutto suo, perchè ha quosto carattere, pur tutto suo : che tiene '°stra. fi immateriali, le irreali cose che passano nel fondo dell'anima