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LEONARDO
Quando passiamo oltre cos'è che ci spinge ?
0 uno stimolo insolito ci riempie di eccitamento emozionale o qualche insolita idea di necessità ci induce a fare uno sforzo straordinario di volontà. Eccitamenti, idee e sforzi in una parola, sono ciò che ci porta al di là della diga.
In queste condizioni iperestetiche che l'infermità cronica porta spesso con sè, la diga ha cambiato il suo posto normale. La soglia del dolore è anormalmente vicina. Il minimo esercizio funzionale dà un' angoscia alla quale il paziente cede e si ferma. In tali casi di « nevrosi dell'abitudine » spesso una nuova linea di potere viene come conseguenza della cura a base d'imposizioni, e degli sforzi che il medico obbliga il paziente a fare contro sua volontà. Prima viene il vero estremo dell'angoscia poi segue un sollievo inaspettato. Non sembra dubbio che n,oi siamo tutti, fino a un certo punto, vittime della nevrosi dell' abitudine. Dobbiamo ammettere il più largo limite potenziale di fronte ad un ristretto impiego effettivo. Noi siamo soggetti a inibizione per gradi di stanchezza ai quali siamo giunti ad obbedire solo per forza di abitudine. La maggior parte di noi può imparare a spingere più lontano la barriera e a vivere in perfetto benessere a un livello di potere molto più alto.
La gente di campagna e quella di città come classe illustrano questa differenza. La rapida vicenda della vita, il numero di decisioni in un'ora, le molte cose di cui si deve tener conto nella vita di un cittadino e di una cittadina occupati, sembrano mostruosi a uno di campagna. Egli non capisce affatto come noi viviamo. Ma trasportatelo in città ed in un anno o due, se non è troppo vecchio, si sarà addestrato a mantenere il passo come uno di noi, ottenendo di più da sè stesso in una settimana di quello che avrebbe fatto a casa sua in dieci settimane.
1 fisiologi mostrano come uno può essere in equilibrio di nutrizione non perdendo nè guadagnando di peso con