LE ENERGIE DEGLI UOMINI
IX
un certo grado oppressi, non liberi. Non otteniamo quanto ci è dovuto, Esso è là ma non vi giungiamo. Alla soglia si deve trovare un espediente. Allora molti di noi trovano che una attività eccentrica, per esempio una scappata, dà sollievo. Non vi è dubbio che ad alcuni uomini le scappate e gli eccessi di quasi qualsiasi specie sono medicinali, in ogni caso temporaneamente, malgrado ciò che dicono i moralisti ed i medici.
Ma quando i compiti normali e gli stimolanti della vita non mettono in luce i più profondi piani di energia di un uomo ed egli ha decisamente bisogno di eccitamenti deleteri la sua costituzione volge all'anormale. Il normale scopritore di più e più profondi strati di energia è il volere. La difficoltà sta nell'adoprarlo; del fare lo sforzo che implica la parola volizione. Ma se effettivamente lo facciamo (o se un Dio, fosse pure solo il dio Caso, lo fa per mezzo nostro) agirà dinamogenicamente su di noi per un mese. E notorio che un singolo sforzo di volizione morale coronato di successo, come il dire no a una abituale tentazione o il compiere un atto coraggioso, trasporterà un uomo ad un più alto livello di energia per giorni e per settimane e gli darà una nuova estensione di potere.
Le emozioni e gli eccitamenti dovuti a situazioni consuete sono i consueti eccitatori della volontà. Ma questi non agiscono con continuità e negli intervalli i più bassi livelli della vita tendono a richiudersi e a chiuderci fuori. Perciò i migliori conoscitori pratici dell' animo umano hanno inventato la disciplina ascetica metodica per tenere sempre a portata i livelli più alti. Cominciando da compiti facili, passando ad altri più duri, ed esercitandosi giorno per giorno è, io credo, ammesso che i discepoli dell' ascetismo possono raggiungere altissimi livelli di libertà e potere volitivo.
Gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola devono