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LEONARDO
Cosa dobbiamo aspettarci dai Pragmatisti.
Giacché abbiamo cominciato diamone subito un' altra. Una delle massime più care ai pragmatisti è questa : che il senso delle teorie consiste unicamente nelle conseguenze che ne aspettano quelli che le credono vere. L'affermare qualunque cosa significa in fondo questo: io prevedo che succederanno le tali cose o che farò le tali cose.
Applicate questa massima alla definizione del Pragmatismo stesso e chiedetemi: Quali azioni o credenze dobbiamo aspettarci da un pensatore che si confessi Pragmatista ?
È presto detto : queste aspettative si riferiranno quasi esclusivamente alle sue scelte nel mondo del pensiero. Potremo prevedere, cioè, quali cose amerà e quali cose odierà, quali problemi crederà importanti e quali rigetterà come inutili ; quali saranno le sue simpatie e le sue antipatie fra le idee e gli uomini.
Egli cercherà in ogni modo di non occuparsi di una gran parte dei problemi classici della metafisica (in particolare della spiegazione universale e razionale del tutto) che sono, per lui dei problemi inesistenti e privi di senso — e invece si occuperà moltissimo dei metodi, degli strumenti della conoscenza e dell'azione, perchè sarà persuaso che è molto più importante migliorare o creare dei metodi per ottenere delle previsioni esatte o per cambiare noi stessi o gli altri che giocherellare con delle parole vuote intorno a dei problemi incomprensibili.
Le sue simpatie saranno per la ricerca del particolare ; per lo sviluppo della previsione ; per le teorie precise e ben determinate ; per quelle che servono quali migliori strumenti per i fini più importanti della vita ; per la concisione, per l'economia del pensiero ecc.
Le sue antipatie, naturalmente, andranno a tutte le