Saggio sulla libertà mistica
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« Perchè studio i mistici ? », oppure : « perchè mangio delle paste ? » Gli uomini son soliti rivolgersi con la massima tranquillità delle domande di questo genere, e non riesce loro sospetta la facilità con cui si sdebitano di queste ipoteche sul passato psichico, e forniscono prodigamente i sentimenti e le azioni di gendarmi logici che li giustifichino e li proteggano. « Un alibi per essermi innamorato oggi ! » « un perche d'aver veduto nel muso del mio gatto la fisionomia del mio professore di scienze naturali ! ». Così tutti si gridano dentro l'anima e credono alla eco docile che risponde in tono. Per conto mio non credo alle risposte degli uomini, nè a quelle che mi danno, né a quelle che si danno, e neppure a quelle che dò a me stesso. Ma non sono forse un feroce interrogatore di me e degli altri ? Certo. Mi piace la ricerca dei « perchè che non spiegano » e la caccia ai « come che non descrivono », e se anche credessi all'efficacia persuasiva della mia parola, mi guarderei bene dal metter gli uomini in diffidenza contro i « come ?» e contro i « perchè ? ». Quale cultore ed apostolo della Vita Interna sarei anzi disposto ad innalzare un monumento a questi provvidi portieri verbali delle camere ignote dell'anima, a questi tesorieri condiscendenti dei cofani segreti dello spirito.