SAGGIO SULLA LIBERTÀ MISTICA
49
stigia di antiche civiltà, così accade talora che l'anima scopra un sottosuolo di se stessa, e vi trovi vite già adulte, piene e complete, che coglie a mezzo, al principio, alla fine, e cerca poi di ricostruire intere sulla fuggevole visione che ne ha avuto. Quante parole di vecchio- savio escono dalla bocca d'un fanciullo ignaro ! e quanti bisbigli e sorrisi e grida di giovinezza dalle labbra d'un vecchio stanco ! L'uomo pratico disprezza queste revéries ; ne è disturbato, e se vi cade se ne toglie in fretta con disgusto e con paura. Per il mercante sognare è una disgrazia, e chi ha in mano un timone, gli venissero pur alle labbra le più sublimi parole di uno Shakespeare, dovrebbe ricacciarle dentro bestemmiando come contro una nebbia o una maligna influenza sull'ago della bussola. L'artista invece vive tutto là dentro. Sente sorgere dal profondo una frase, e agglomerarsi in fretta le altre : oppure venire lente, rispondendo alla sua invocazione. Vede apparire una figura, e delinearsi intorno le compagne, e colorirsi il fondo della scena. Come nelle cristallizzazioni chimiche si forma prima un cristallo, e gli si assiepano intorno gli altri tendendo a una certa figura geometrica, se nulla ne sconvolge l'azione, così accade nella mente di chi investiga e riesce a bucare e toccare il sottosuolo di se stessa. Sente una frase, le si offre una figura, risuona un ritmo, e questi frammenti sono sempre la prima rivelazione di un'altra vita completa che si svolge sotto la vita quotidiana : la frase è una poesia, la figura è un quadro, il ritmo una melodia. Il poeta e il pittore e il musico non sommi cominciano in questo modo a vedere ed udire, a pezzi e a frammenti, e la loro febbre di scoperta consiste nel trarre a riva quello che con le mani aride e ansiose han potuto strappare ai tesori sepolti nel fondo del mare dell'anima. Perciò tanti buoni schizzi danno del quadri così brutti I e degli eccellenti motivi delle cattive sonate ! L'ingegno vuol prendere il posto del genio, e peggio ancora quando è soltanto l'uomo pratico che fa figurare il dono piccolo d'un breve momento