Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   .52
   LEONARDO
   re, rompere, violare le porte del mondo materiale pratico, dell'io empirico del poeta, per gettare fra gli uomini le loro parole eroiche e portare fra gli effimeri i loro sogni eterni. Quante tragedie nella ricerca del genio, fra quelli che lo ebbero un istante e avendone gustato l'ebbrezza vorrebbero trovarlo ancora, ad ogni momento della loro vita ; fra quelli che non lo ebbero mai e vorrebbero giungervi ; fra quelli che lo hanno spesso e vorrebbero averlo sempre. Le vite si consumano intorno a quella fiamma di desiderio, e si gettano i corpi in olocausto, e si tritano i nervi con il caffè, con l'oppio, con 1' haschisch, con le femmine anche, giacché per molti il genio è come il gioco, e la fortuna sembra dipendere da un cornetto d'avorio o dalla compagnia d' una persona o da un bottone staccato.
   Ma molti prendono vie più serene, più pratiche, più quiete, più ordinate : per costoro il genio è pazienza, e la produzione non è che sforzo di volontà, accumularsi di studi, abilità pratica ed economica di lingua di linee di suoni. Nel vocabolario sta la poesia, nella natura 1' arte, nelle regole 1' armonia. Il poeta è un artefice. E il teorico aiuta : « quelle figure son tutte dovute all' individuo che le ha cercate, sono le figlie del suo volere, le evocazioni obbedienti del suo acume, le composizioni abili del suo ingegno : il poeta cosa è in fondo se non un critico cosciente ? morte agli improvvisatori ! nessun' opera d' arte è un impromptu, e i poeti estemporanei fan male i versi ; la coscienza è la qualità fondamentale del vero creatore artistico, e la lima entra per tre quarti nell'opera d'arte......
   Ma gli altri obiettano : « no, quelle figure elaborate nel profondo dell'anima, appartenenti a un mondo che l'io empirico non fa che sfiorare, specie di apparizioni irreali che riescono a pena ad allignare in poche persone privilegiate, sono tutte estranee al poeta : il poeta è un folle, una pitonessa, un medium di un mondo che non ha nulla a che fare con lui come lui ; da Socrate in poi chi ha interrogato gli artisti è rimasto colpito e della loro incapacità a spiegare e comprendere la loro opera