Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   .56
   LEONARDO
   valcata delle Valkyrie ? Il luogo dove parlò Farinata e la mano che vergò i Sepolcri non sono più responsabili di quel che han fatto, che non sian l'Etna e il Vesuvio delle loro rappresentazioni. Domandate : cercarono con ansietà, vollero con costanza, si sacrificarono con cristianità ad un fine più alto ? Onorate allora l'uomo morale, che seppe essergli corìcesso il vivere per significare agli uomini il Verbo. Domandate : seppero impressionare gli uomini perchè l'accettassero, lo tennero abbastanza in alto perchè fosse veduto da tutti e raggiunto dai pochi, e non trascinato per le vie per spettacolo e per traffico ? Onorate allora l'uomo economico, che seppe trovare i mezzi adatti al fine confidatogli. Ma di tutto ciò che trascende la coscienza individuale, cancellate ogni lode. Dante non fu grande per la sua Commedia, ma per l'onestà con cui pronunziò il suo messaggio e per la semplicità grandiosa e silenziosa con cui lo gettò fra gli uomini. Ma fra lui e le sue parole sta un abisso grande quasi quanto quello che sta ora fra lui e presso che tutti i commentatori dell'opera sua : come uomini morali, bassi ; come uomini economici, stupidi.
   IV.
   E gli umili ? volò l'Augellin Belverde, e venne Cappuccetto Rosso e si mostrò la Bella Dormente nel bosco ai popoli indiani ed europei. Nessuno ha mai saputo a chi prima rivelarono le loro avventure. Restan le storie e il nome è perduto. E perchè esse furono anonime, si disse che la poesia s'era rivelata a tutti, e Rousseau ed i Romantici crearono il dogma dell'uomo semplice, e fecero nascere il canone del popolo poetico. Se le fiabe, è vero, albergarono presso il popolo, ed ebbero per vestali le balie e per credenti le generazioni semplici dei fanciulli e dei villani, ciò accadde soltanto perchè balie bambini e villani erano liberi dai pregiudizi professionali degli scrittori. Nes-