ultima lettera agli amici
67
simo » impedendomi l'azione decisiva, sbarrandomi il passo, vietandomi di affrettarmi verso il regno di Dio e affogandomi così nella gora del disgusto e della disperazione.
Ma ecco ora l'entusiasmo trionfa : io rinnego voi e tutto il mio passato posticcio. Io non risponderò d'ora innanzi di nulla, non vi prometto nulla e non ascolterò più nessuno : nè gli urli degli uomini nè le voci della ragione. Mi slancerò verso l'opera della mia vita e se i miei atti e le mie parole saranno con gioia, mi terrò pago di questo. Non posso più vivere così e voglio tentare di vivere — addio....
Ma se alla nuova primavera questa mia solitudine non risuonerà delle grida e dei canti della vittoria, ma resterà muta come un castello disabitato, allora venite, amici, e cercate la mia tomba. Nè piantatevi intorno cipressi e salci lacrimosi ; piangete sul vostro fratello é ricuoprite il suo corpo con un marmo bianco sul quale inciderete queste parole :
Morto per non aver osato vivere.
Stei-an Ci.oud.
Parigi, / gennaio njoj.