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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   alcune idee di un filosofo cinese ecc.
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   Cosicché come il dito del piede, non è che una escrescenza di carne inutile, e il dito della mano, non è che un dito inutilmente impiantatovi, così l'aggiunta di altri sentimenti a quelli che. la natura ha formato, un dannoso eccesso di bontà e di giustizia, è una esuberanza delle qualità intellettuali.
   Così un eccesso di potere visivo confonde i colori naturali e conduce ad un eccesso di ornamenti e all'uso di smaglianti contrasti di colori : tale fu Li Chu.
   Ed uno straordinario potere auditivo conduce a confondere le note musicali, ad un uso eccessivo di accordi e all'uso simultaneo dei vari strumenti musicali : tale fu Shih Khuang.
   Così, una benevolenza eccessiva, deprime la naturale energia ed ostacola il suo naturale svolgersi ; procurando a chi l'usa, nome e fama, tutte le trombe e i tamburi del mondo innalzandolo senza misura, tale regola di condotta diventa insostenibile : tali furono Tseng e Shih.
   [ Il primo era uno dei migliori discepoli di Confucio, il secondo un magistrato del VI secolo av. cr., celebre per la sua rettitudine].
   Chi usa eccessivamente dèlia dialettica, somiglia ad uno che accumula mattoni, o annoda reti. L'ammassare frasi, sull'essenza della durezza, o della bianchezza, il dilungarsi sui punti in cui si va d'accordo, o in cui vi sono divergenze, è un saltellare con parole inutili, senza scopo ; tali furono Yang e Mih.
   In tutti questi casi gli eccessi provengono dall'aver violato il principio fondamentale che regola le leggi della natura.
   Chi segue interamente questo principio, non devia dal naturale svolgersi delle leggi della sua propria natura.
   Allora le ramificazioni non sono sviamenti ; l'esser grande, non è eccesso ; l'esser piccolo, non è difetto.
   Così le zampe dell'anatre son corte, ma chi vuol allungargliele produce dolore, e le zampe della cicogna son lunghe, ma il tagliargliele, la fa soffrire.