Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

Pagina (81/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (81/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   alcune idee di un filosofo cinese ecc.
   75
   Così era ìli passato, così è oggi, nè mai sarà altrimenti.
   A che allora appiccicare la carità e la virtù, come con vernici e con cemento, con funi o con lacci, allontanandosi dal libero svolgersi delle leggi e delle energie della natura ?
   È un conturbare il mondo. Ogni lieve turbamento, per quanto piccolo, muta le nostre azioni : mentre i grandi turbamenti trasformano la nostra natura.
   Come assicurarsene ?
   Dopoché i discendenti di Yu (uno dei primi imperatori della Cina) predicarono la carità e la giustizia per riformare l'umanità, il mondo non esita a cimentare la vita per la virtù. Non fu questo un mutamento prodotto dalla virtù, nella natura dell' uomo ?
   Ragionando per certe testimonianze, la storia narra che dalle tre dinastie in poi, niuno vi fu che non avesse alterata la sua natura dall' influenza di cose ad essa estranee.
   Gli uomini volgari si sacrificarono per il guadagno, i dotti per la fama, i magistrati per le loro famiglie, gli uomini di genio, per 1' 'umanità.
   Tutte queste categorie di persone, sebbene mirando a differente scopo, sebbene diversi per fama e per riputazione, esse in questo son tutt'uno, nel vulnerare la loro natura, nel sacrificare le loro persone.
   Se ad uno schiavo o ad una schiava, pascolando capre, accade di perdere una delle loro capre, e si domanda allo schiavo, come andò la cosa, risponderà che leggeva un libro : se si domanda alla schiava, dirà che giuocava alle piastrelle per divertirsi : entrambi occupati in diversi oggetti, in questo sono eguali : nell'aver Perduto la capra.
   Pe-i morì ai piedi del monte Shao-yang per mante-°ere la sua fama.
   [Un virtuoso principe vissuto nel 1200 av. Cr. il