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leonardo
quale, fedele alla dinastia Shang morì di fame piuttosto di vivere sotto la nuova dinastia dei Chow, fondata nel 1122 av. Cr.)
Ed il brigante Chih, alla vetta del monte Tung-ling per la sua brama di guadagno.
Questi due uomini morirono per diverse ragioni ma egualmente essi abbreviarono la loro vita e violarono la loro natura.
Perchè approvare Pe-i e biasimare Chih?
Chi sacrifica così la propria vita, se è mosso da sentimenti di bontà e di equità, il volgo lo chiama uomo superiore. Ma se il sacrificio della vita, avviene per la ricerca di ricchezze allora il volgo lo disprezza.
Si sacrificano egualmente, eppure l'uno è dichiarato grande, l'altro vile !
A che una tale distinzione ?
Ed ancora : io non approvo chi costringe la sua natura alla virtù; se anche raggiunga Tseng, o Shih ; nè dico bravo a chi si sforza a distinguere i vari sapori, se anche divenisse come il famoso cuoco Shu-EXJL. Nè dico che abbia orecchio fine chi si applica allo studio della musica, se anche divenisse un Shih-Kuang : nè di vista acuta chi studiasse tanto da emulare Li-chu.
Io non dico bravo, a chi è virtuoso, ma a chi mi sembra che semplicemente segua gli impulsi della sua naturale costituzione. Non dico di udito fine coloro che sentono i rumori del di fuori, ma coloro che sentono se stessi : nè dico di vista acuta quelli che vedono gli oggetti esterni, ma quelli che sanno vedere entro se stessi.
Ora chi non vede se stesso, e guarda altre cose, non raggiunge ciò che è suo, ma ciò che è esterno : ottenendo ciò che appartiene ad altri, non ottiene il proprio fine.
Godendo ciò che è godimento altrui, non si soddisfano le proprie voglie : si fa proprio come il brigante Chih, o come il virtuoso Pe-i, che egualmente erravano per eccesso.
Di questo solo mi vergogno, di disconoscere le leggi