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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   alcune idee di un filosofo cinese ecc.
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   e le energie naturali : e perciò da un lato non oso opprimere colla virtù, nè dall' altro, eccedere nella perversità.
   ix.
   Gli zoccoli del cavallo.
   Il cavallo — cogli zoccoli, può calpestare la brina e la neve — col lungo pelame, può sfidare il vento ed il freddo.
   Brucando l'erba — e bevendo acqua — galoppa libero per la landa.
   Tale è il cavallo nella sua vera natura.
   Benché già fossero sorte alte torri e sontuosi palagi
   — non si adopravano ancora cavalli.
   Ma quando giunse Pe-lo (il primo domatore) e disse :
   « Io son abile a guidare cavalli », li bollarono a fuoco — li tosarono — tagliaron loro le unghie — li incavezzarono — li legarono — li torturarono con lacci e pastoie — li avvinsero alla mangiatoia : finché la morte, su dieci, due o tre ne colse.
   Li affamarono e li assetarono — li fecero trottare e galoppare — li costrinsero in schiere : — dinnanzi, ebbero il tormento del morso e delle frangie
   — dietro, ebbero il terrore della frusta e del bastone. La morte ne distrusse allora più della metà.
   Il vasaio disse :
   Io sono abile a foggiare la creta, — a renderla tonda colla precisione del compasso, — a renderla quadra esattamente colla squadra.
   Il carpentiere disse:
   Io sono abile a lavorare il legno : a tagliarlo a curva
   »