Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   Un nuovo evangelista del socialismo
   Quanto è già stato detto, nell'ultimo numero del Leonardo, sulla vita avventurosa di Otto Effertz, e sul carattere ancora più avventuroso di alcune sue teorie economiche, non può a meno che aver lasciato nei lettori qualche desiderio di conoscere un po' più da vicino le varie parti di quella ch'egli ci presenta come una nuova concezione dell'economia politica, come un nuovo vangelo sociale, destinato a prendere, presto o tardi, il posto occupato, nell'ultimo mezzo secolo, dal Capitale di Carlo Marx.
   L' Effertz concepisce, nello stesso tempo, la sua opera anche come un perfezionamento e una organizzazione di quanto di vero e di utilizzabile era contenuto nelle teorie degli economisti « classici », o « borghesi ». che Marx tanto disprezzava, pure mentre prendeva a prestito da loro alcune delle più discutibili premesse della propria dottrina.
   Un fatto che dovrà certamente apparire molto strano ai futuri storici delle teorie socialiste del secolo XIX è questo: che quello appunto tra gli economisti « borghesi » i cui scritti hanno maggiormente contribuito a indurre Marx a concepire il valore di scambio delle merci come qualche cosa di dovuto solamente alla quantità di lavoro (media o normale) che la loro produzione richiede, è precisamente quello che, nello stesso tempo, ha legato il suo nome a una teoria (la