Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

Pagina (103/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (103/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   fantasia in ue interiore
   97
   traverso uno strappo delle nuvole, un maraviglioso castello splendente di luce.
   Il popolo dapprima rise del giovane e disse che aveva sognato, ma quando, dopo poco tempo, il giovane affermò di nuovo d'aver visto sulla vetta altissima, attraverso uno squarcio delle nubi, il castello risplendente, un vecchio popolano, fra i più vecchi della città, disse con voce fioca al popolo stupito che egli si ricordava d'aver udito da fanciullo raccontare dal suo nonno una strana leggenda. Essa narrava che sulla vetta della montagna esisteva un castello invisibile, nel quale era rinchiuso da un incanto magico un grande Re che attendeva da tempo immemorabile la liberazione.
   Questo ricordo turbò profondamente i cittadini. Nessune osò più ridere del giovane dalla vista acutissima e dallo sguardo rivolto in alto.
   I più arditi proposero di partire e di tentare la scalata della montagna, ma quale speranza c'era di arrivare alla cima, se già ad alcuni metri dalle case più alte i fianchi della montagna diventavano così ripidi che era molto pericoloso arrampicarvisi ? Impotenti, i cittadini tornarono ai loro affari. Ma questi non li appagavano più ; essi interrompevano spesso con impaziente malumore le loro piccole occupazioni e fissavano pensosamente la cima altissima della montagna, nascosta fra le nuvole. Le loro anime erano piene di turbamento e di mistero.
   Dopo qualche tempo uno straniero singolare arrivò nella città. La sua barba lunga e fluente era bianca, ma il suo portamento era giovanilmente eretto ed i suoi occhi avevano uno splendore straordinario, indicibile. Quando egli intese ciò che era avvenuto nella città, non si stupì affatto, ma i suoi occhi scintillarono d' uno splendore ancor più vivo. Egli pregò subito che fosse radunato il popolo nella piazza più grande della città ; quando ciò fu fatto salì sopra una piccola altura e cominciò a parlare con voce possente e melodiosa :
   « O popolo che non conosci ancora il tuo vero Re, ascolta le parole di colui che ti indicherà il modo di