Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

Pagina (110/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (110/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   .104
   leonardo
   triziato, mentre tutti quelli superstiti non sanno in se medesimi rinnovellare la superiorità loro necessaria : che cosa sono essi infatti se non forme delle ultime monarchie naufragate nella rivoluzione, poi ripescate come un simbolo vuoto, dentro il quale qualche altra cosa cominciava ? La loro funzione politica non si esercita che in qualche Camera di Pari, ma indarno ; nel nostro mondo ogni uomo è sovrano, la legislazione si compie per mandate e la legge non è vera che nell' impersonalità.
   Il fascino delle vecchie aristocrazie è dunque soltanto nella bellezza di una rovina, alla quale contrasta la volgarità dell'architettura moderna : anche il popolo comincia già a sentire la nausea della forma e dei modi, nei quali la ricchezza cerca di esprimere una superiorità rituale: i monumenti superstiti, i ricordi classici, le figure romantiche improvvisano in tutti i cuori una critica : qualche vivente moderno della vecchia aristocrazia basta ancora ad umiliare i migliori campioni della nuova, mentre la volgarità stessa dell' invidia al denaro risuscita in un paradosso senza pericolo le antiquate devozioni ai vecchi titoli e ai nobili nomi.- A questi almeno si può inchinarsi senza umiliazioni, perchè il caso della nascita vale per un bel nome come per un beli' ingegno, mentre, nel piegarsi forzatamente al danaro per il danaro soltanto, la nostra inferiorità sente di farsi vile.
   Oggi nessuna differenza legale diminuisce più un uomo davanti ad un altro : se nella scala sociale qualcuno sembra ancora nascere piò alto, è dubbio se per la sua educazione questo sia un vantaggio, giacché il vigore cresce non dalle facilità della scuola ma dalle diffcoltà della vita. Una invidia addolora dunque tutte le piccole anime, che non sanno più accusare alcuno della propria inferiorità : una viltà le aduna nel fondo delle democrazie e le solleva sopra di esse nei bollori della fermentazione come una schiuma. Adesso che non vi sono più classi e ogni individuo deve valere per se stesso, la guerra dentro l'apparenza della pace è diventata anche più atroce ; l'uomo tornò nemico dell'uomo,