Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   .110
   leonardo
   Gioia » e vorrebbe scodellarle come programma di vita per l'Italia ?
   Ci fu un uomo che al D'Annunzio giovane ebbe a dire: Che bel ragazzo tu sei ! Ma non sarai mai un uomo !
   La profezia s'è avverata. L'adolescente è passato alla vecchiaia senza virilità. La freschezza s'è fatta putredine in un giorno. 11 poeta è morto. Lasciamolo dissolvere tra i suoi profumi, i suoi calchi e i suoi allori polverosi.
   Io dichiaro fermamente che per noi Gabriele D'Annunzio non esiste più.
   Lasciate dunque, ancora una volta, che i morti seppelliscano i loro morti !
   G. F.
   A Benedetto Croce.
   Io aspettavo da Benedetto Croce una risposta filosofica alle obiezioni filosofiche eh' io mossi al suo libro su Hegel e sono rimasto un po' meravigliato trovando, invece, delle descrizioni sul tipo naturalistico, delle indicazioni di pali di confine e delle questioni di età. Infatti l'articoletto ch'egli ha consacrato all'ultimo n° del Leonardo nell'ultimo n° della Critica (V, 67-69) è volto a dimostrare questi tre punti:
   i°) Che noi ci proponiamo cose troppo grandi e miriamo ad effetti « che tengono del meraviglioso », il che può essere, nello stesso tempo, una lode al nostro coraggio e una confessione dell'altrui mediocrità e prudenza.
   2*) Che noi non facciamo ciò che fa B. Croce e che B. Croce non fa ciò che facciamo noi, il che, davvero, non abbisognava di esser dimostrato.
   3°) Che noi non facciamo come B. Croce o non pensiamo come Hegel perchè siamo giovani, il che trasforma una questione filor sofica in una questione cronologica.
   Sui primi due punti sono quasi del tutto d'accordo con l'amico avversario ma non sul terzo che implica, mi pare, uno di quei criteri naturalistici di previsione de' quali egli stesso s'è beffato più volte. Se il raggiungimento della verità filosofica dipendesse dall'età non si capisce come tanti che il Croce trova grandi siano arrivati tanto presto a possederla e come tanti altri che il Croce reputa in errore non l'abbiamo mai posseduta, per quanto sian