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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL l'Iu INFELICE
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   speranza, e così farlo presentico nel ricordo, sia del ricordo e così farlo presentico pella speranza. Ora noi passiamo oltre e vedremo, come l'individualità infelice è da definire più precisamente. Prima noi contempliamo l'Individualità sperante. Quando essa come individualità sperante (e dunque in un certo senso infelice) non è presen-tica a sè stessa, diventa infelice in tutto il rigore dell'espressione. Un individuo, che spera una vita eterna, è in un certo senso un' individualità infelice, in tanto che egli abbia rinunciato al presente, ma nonostante non è infelice in tutto il rigore dell'espressione, poiché egli è presentico a sè stesso in questa speranza e non è in opposizione ai singoli momenti del finito (della finitudine).
   Al contrario se egli non può diventare presentico a sè stesso, ma perde la sua speranza, ma la riprende e così via, e allora è assente a sè stesso, non solamente nel presente, ma anche nel futuro, e allora abbiamo una formazione dell' infelice, Se noi consideriamo 1' individualità sperante, abbiamo lo stesso caso. Se egli può diventare presente a sè stesso nel passato, non è infelice in tutto il rigore dell'espressione ; ma se egli non lo può, se diventa sempre assente a sè stesso nel passato, allora abbiamo una formazione dell' infelice.
   Il ricordo è, come è naturale, il vero elemento per eccellenza degli infelici, perchè il passato ha la qualità curiosa, che esso è passato, e il futuro quella che esso deve venire, per cui in un certo senso si può dire che l'avvenire è più vicino al presente che non il passato. Perchè l'individualità sperante diventi presentica nel futuro, essa dev' avere realtà, o, piuttosto, dev' avere realtà per lui ; perchè l'individualità diventi presentica nel passato, essa dev'avere realtà per lui. Ma quando 1' individualità sperante vuole sperare un tempo futuro, che però non può avere nessuna realtà per lui, o il ricordante vuole ricordare un tempo, che non ha avuto realtà, allora abbiamo le vere individualità infelici. La prima cosa si crederebbe impossibile o si giudicherebbe