Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   IL PIÙ INFELfCE
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   speranza non poteva diventare presentica a se stessa nel suo ricordare. La combinazione non può essere che questa : ciò che 1' impedisce di essere presentica nel suo sperare, è il ricordo ; ciò che l'impedisce di essere presentica nel ricordo è la speranza. La ragione è la seguente : da una parte egli spera sempre quello che dovrebbe ricordare ; la sua speranza è sempre ingannata, ma essendo ingannata, egli scopre che non è perchè la meta si allontana, ma perchè egli ha passato la meta, perchè essa è già stata vissuta o dovrebbe già essere vissuta e così è passata al ricordo. Dall'altra parte egli ricorda sempre ciò che egli dovrebbe sperare ; perchè egli ha già nel pensiero colto il futuro, nel pensiero 1' ha già vissuto, ed egli ricorda il vissuto, invece di sperarlo. Dunque ciò che egli spera è dietro a lui, ciò che egli ricorda è dinanzi a lui. La sua vita non è a ritroso, ma a rovescio in doppio senso. Egli sentirà presto la sua disgrazia, benché egli non capisca in cosa consiste. Intanto perchè egli abbia buona occasione di sentirla, l'equivoco appare ogni momento e lo canzona in modo curioso. Egli gode generalmente dell'onore di essere considerato sano di mente, eppure egli sa che se volesse spiegare ad un solo uomo in qual situazione si trova, sarebbe dichiarato pazzo. C' è da diventar matto, ma però non lo diventa, e questa è proprio la sua disgrazia. La sua disgrazia è di essere venuto troppo presto al mondo, e perciò arriva sempre troppo tardi. Egli è sempre vicino alla meta, e nello stesso momento essa fugge ; allora egli scopre che ciò che ora lo rende infelice, perchè egli lo ha o perchè egli è cosi, è proprio quel che qualche anno fa l'avrebbe reso felice, se egli l'avesse avuto, mentre egli allora fu infelice, perchè non l'aveva. La sua vita non ha nessun senso come quella di quell'Ancaeus, del quale si usa dire che non si sa nulla di lui, se non, che ha dato motivo ad un proverbio : itoAAa (i£ia?u rcsAsi xoAtxai XetXsus axpo'). come se questo non fosse più che sufficiente. La sua vita non conosce nessun riposo e non ha nessun contenuto,