Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   schermaglie
   non è più giovane; e si può dire che la grande occupazione di molti ortodossi della giovinezza sta tutta nel dichiarare e nel discutere se il tale risponde o no al tipo e agli articoli della giovinezza. Vi è una certe dose necessaria di trascuratezza nel vestire (una trascuratezza ricercata, di quelle che si fanno allo specchio), una quantità fissa di sventatezza e di pazzerelleria nella vita, un grado stabilito di calore nello sputare sentenze, una velocità determinata nel modo di concludere, un certo gesto imperativo nel decidere del valore d'una persona — che fanno parte inattaccabile del catalogo delle qualità giovanili. E non è possibile esser giovani che con quelle forme : si debbono avere dei capelli lunghi e delle scortesie da gelare, un andatura di me ne infischio e dei giudizi contradittori e inusuali. Ora io sono ben disposto ad ammirare o almeno a sopportare queste bellissime qualità, ovunque sono belle cioè sincere. Ma quando le vedo diventate un'abitudine e una legge, e scopro che la giovinezza si è fatta scolasticità e livrea, mi viene una gran voglia di farmi vecchio, di diventare borgnese, di prendere il passo più tranquillo e il tono più moderato che mi sia possibile ; perchè mi secca davvero che la mia sincerità sia confusa con i gesti alla moda, e che quando io fischio di disprezzo e urlo di ira contro la canaglia intellettuale e contro i pagliacci e i bambocci rappresentativi di Italia, senta dietro di me il fischio e l'urlio di tanti finti giovani i quali con un po'di dispiacere interno e di esterna vergogna mi vanno imitando, un po' seccati che la moda imponga loro d'essere screanzati e villani, rudi e rugosi, e d'avere i calli alle mani e i capelli intricati, loro che starebbero così volentieri sopra una poltrona, con qualche ciondolo ufficiale sul petto, a ricambiare delle bugie melate e dei complimenti a fondants, seguiti dalle quattro solite malignità private a danno di un collega ed amico comune...
   §¦ Pr-
   Anche voi finirete così !
   Mi rammento ancora che fra le ingiurie dei meno sinceri, e il silenzio velenoso dei più gesuiti, qualche ex-giovane dell' altra generazione, che faceva di tutto per far dimenticare qualche leggera monelleria ed era con me un po' vergognoso della sua ufficiosità iniziale, mi diceva come una valida obiezione ai miei sde-