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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   con quei guaiti di gioia che tirano la pedata. Ma avrei voluto che il prof. Mazzoni fosse più cosciente della sua mediocrità e non aiutasse col suo consenso queste provincialate interessate. Ci vorrebbe tanto ad opporsi ?
   Perchè ciò che mi irrita di più in questo piccolo fatto della cronaca professionale, è il vedere come la scuola va sempre più pigliando il carattere aquitrinoso di « famiglia » e il maestro assumere l'aria teneramente melodrammatica di « papà ». Ora la scuola è lotta, ed è sorpassamento ; e il maestro è proprio — sopratutto nelle scuole dove insegna lo Stato — nulla di più che un servitore, un servitore della palestra : quello che indica a i futuri funamboli gli apparecchi per ingrossare i muscoli e sveltire i tendini. E gli scolaretti più piccoli di un maestro già piccolo, che telegrafano, che si riuniscono in « festicciole familiari » intorno a uno che non avrà sollevato d'un palmo la loro coscienza di burocratici bibliotecari, archivisti e insegnanti, mi fanno l'effetto dei cagnolini sopra ricordati : mi tirano le pedate.
   g• Pr-
   La vita 0 la filosofia?
   Benedetto Croce, in uno dei suoi migliori articoli, al quale è tutta una risposta implicita il nostro primo scritto di questo numero, ha accusato la generazione presente di « aver peccato contro il pensiero » ed ha assunto così ancora una volta quelle formule mistiche e sacerdotali che abbiamo notato nella filosofia di Hegel e dei suoi correttori e corruttori. A lui ha risposto anche il nostro amico Amendola (i) che pur riconoscendo i difetti e le mascherature dei dandy ebeti dilettantisti, non si è mostrato troppo persuaso della causa che il Croce ne adduce : non vi può esser peccato, per Amendola, verso il pensiero, quando questo è subordinato e più ristretto della vita. La vita, egli dice, è più ampia dell' intelligenza.
   Ora io non posso trovare in ciò una risposta adeguata : prima di tutto perchè per il Croce la vita non è più grande del pensiero, e poi perchè l'esser più ampio non basta per un criterio di supe-
   (i) La filosofia è più ristretta della vita, e quindi l'unità della vita deve essere ricercata nel vivere e non nel filosofare. Ptose, I. 229.