Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   schermaglie
   colezze. Piuttosto preferiamo fallire sulla via delle cose grandi, che marcire attaccati al bindolo degli ortolani del metodo storico. Se riesciremo o noj non importa : preferiamo un tentativo, una ricerca nobile, un'intenzione valorosa, ai calcoli esatti e alle previsioni di tutti gli uomini positivi. Al contrario del Croce preferiamo la speranza di un geniale che non è mai inconcludente, se è davvero geniale, alla certezza di un erudito.
   Ancora ci volete confondere con gli esteti ! Ma se l'estetismo l'abbiamo sempre combattuto ; se in noi è stato sempre lontano il senso di contento dilettantismo della passata generazione; se noi siamo stati sempre in moto, in vedetta, alla ricerca, sempre con sogni innanzi agli occhi, cercando con sincerità e non già per il nostro godimento ! Rivelatori ? niente affatto : almeno per gli altri. Eccitatori piuttosto, perchè ciascuno si rivelasse a sè. E perciò punzecchiatori, combattenti, schermagliatori — e villani anche, quando un atto brutale era necessario perchè un individuo acquistasse coscienza.
   C'è stato in noi qualche momento in cui siamo mancati a questo compito. E vero, e noi per i primi lo confessiamo, e per questa insoddisfazione anche uccidiamo il / eonardo. Ma questoposfeiamo dirlo noi — non chi non ci capisce, e ci prende ancora per esteti, quando il nostro movimento è un movimento essenzialmente morale.
   11 metodo storico non l'abbiamo combattuto per fondare un'altra critica scientifica. Fin dal nostro punto di partenza, dal solipsismo del primo Leonardo, eravamo convinti che non ve ne fosse-nessuna. Abbiamo combattuto l'educazione morale del metodo storico, i professori che volevano estendere il loro pedantismo utile a punti che erano fuori della loro larga e piccola scienza. Di queste esagerazioni, di questi abusi, di queste invasioni nei campo dei valori umani io ho dato le mie prove (Coltura Italiana) v. ancora nessuno ha risposto : neppure il degno Parodi che non si è avvisto di una citazione mia con la quale giustificavo il giudizio dato del libro e dell'animo del Comparetti.
   Quando i professori staranno nel loro campo, sarò il primo u;> a lodarli, e a lodare la distruzione (non completa) che han fatto in Italia della setta dei poetucoli e dei criticonzoli. Per ora non posso lodarli neppure come storici, e aspetto che leggano bene, che si sforzino di capire, che citino con onestà, che combattano con coraggio... g. pr.
   P. S. — Ho fatto una scappata .alla Biblioteca Nazionale dove