Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   leonardo
   dai pragmatisti siano precisamente quelle che hanno più senso tutte, perchè gli uomini si trovano molto più d'accordo in quelle che nell'altre e quando cento uomini si mettono insieme e credono che Dio esiste o che il mondo è fatto dall' Idea possiamo star certi che agiranno più similmente di quel che non facciano quando si son messi d'accordo per stabilire una legge di fisica o di statistica.
   Ma questa del « senso » è solo una digressione per la quale vi prego di scusarmi. M'interessava invece di passare all'altra tendenza, che ho notata soprattutto nel Leonardo ma eh' è stata accettata in parte anche da William James. Voglio parlare della teoria che si potrebbe chiamare dell' « utilizzazione dello spirito » e che ha qualche rapporto, a quel che mi pare, anche con la magia.
   Ebbene : lasciatemi sfogare almeno un momento ! lo sono stato un industriale, sono stato cioè sempre abituato a tener conto della maggiore o minore utilità e a mirar sempre al massimo sfruttamento delle forze e delle sostanze, eppure questa non l'aspettavo ! Che anche nella filosofia, che anche nella repubblica delle idee si dovesse pensare unicamente alla pratica, alle conseguenze, agli effetti ecc. che si dovesse giungere fino al punto da considerare l'anima come una specie di carbon bianco o di carbone immateriale da sfruttare per mezzo di società anonime o pseudonime non l'avrei mai più immaginato, neppure nel fondo del mio crasso praticismo e industrialismo. Pensate dunque ch'io m'ero deciso a occuparmi di filosofia appunto per uscire da quell'atmosfera di interessi, di economie e di calcoli in cui son vissuto fin da ragazzo e che appena entrato qui da voi mi son sentito annunziare, come se fosse la più grande e sublime scoperta di questo secolo, che il pensiero dev'essere un arnese e l'anima una materia prima !
   Io mi beavo nel pensiero — ahimè quanto ingenuo e fallace ! — che nella filosofia avrei trovato finalmente il disinteresse, il culto dell'idea pura, il distacco dai pensieri materiali e intercssosi che rendono tanto brutta la vita quotidiana della maggioranza degli uomini. Invece, a quanto pare, sono arrivato troppo tardi. Anche i filosofi son diventati mercanti e gli psicologi industriali.
   E perchè, dunque, arrivare a questo punto ? Fatemi il piacere di dirmi almeno qualche ragione ! Forse perchè non ci dev'essere niente d'inutile nel mondo ? Ma se le cose utili son tante e tanto noiose ! Le cose più belle, se ci pensate bene, son proprio quelle di cui si potrebbe fare a meno per la conservazione della nostra riverita specie (credo che questa espressione sia del Manzoni ma nei Promessi Sposi non e* è). Giacché l'interesse e lo stimolo del